Il gravissimo incidente che ha coinvolto la piattaforma della British Petroleum, nel Golfo del Messico, ha reso visibile tutta la pericolosità delle ricerche petrolifere in mare, rafforzando così le preoccupazioni espresse, ormai da anni, dall’ampio movimento che si batte contro le trivellazioni in Abruzzo. Ad oggi, infatti, sono circa 6 km quadrati di mare davanti alle coste abruzzesi, ad essere oggetto di richieste ed autorizzazioni di concessioni per la ricerca e l'estrazione di idrocarburi. - 9/6/10