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Acqua 

 
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ACQUA COME ORIGINE
Il primo filosofo, Talete, indaga per la prima volta la natura attraverso l’osservazione diretta ed indica nell’acqua il principio primo dell’universo.

Silvia Malavasi

La filosofia nasce alla fine dell’età omerica (IX-VIII secolo a.C.) quando alcuni pensatori, abbandonando la strada del mito e cercando per la prima volta di indagare il mondo in termini più “scientifici”, cominciarono ad osservare la “natura” (in greco physis). Il concetto di physis raccoglie in sé tutto ciò che esiste, l’universo, ed insieme il suo principio ordinatore, le sue leggi, la sua regolarità. Nasce quindi la necessità di indagare la sua origine, l’arkè.

Il nuovo metodo dei pensatori presocratici è quello dell’osservazione diretta dei fenomeni, in particolare della nascita e della morte delle creature viventi e della aggregazione e disgregazione della materia, per ricavarne la conoscenza che l’uomo aveva sempre affidato alla tradizione. Talete, nato a Mileto nel 624 a.C., è il primo dei fisici. E’ un appassionato di calcolo e di sapienza pratica: scopre un metodo per predire le eclissi solari, per calcolare l’altezza di una piramide dalla lunghezza della sua ombra, inventa il famoso teorema sui triangoli. E’ proprio con questa forma mentale che si accinge alla ricerca dell’arkè.

Nella Metafisica di Aristotele, il testo fondamentale per avere informazioni più o meno affidabili sui filosofi presocratici, dei quali sono rimasti solo pochi frammenti, si legge: “Ci deve essere una qualche sostanza, o una più di una, da cui le altre cose vengono all’esistenza, mentre essa permane. […] Talete, il fondatore di tale forma di filosofia, dice che è l’acqua (e perciò sosteneva che anche la terra è sull’acqua): egli ha tratto forse tale supposizione dal fatto che i semi di tutte le cose hanno natura umida – e l’acqua è il principio naturale delle cose umide.”

Talete comprende che senza acqua non è possibile la vita ed estende il ruolo fondamentale che l’acqua ha negli esseri organici anche al funzionamento dell’intero universo, cosmogonia inclusa. Non saranno certo passate inosservate per il filosofo la ricchezza e la rigogliosa fertilità delle terre toccate dalle piene del Nilo, né sarà stata a lui ignota l’importanza che le culture mesopotamiche davano ai grandi fiumi sui quali sorgevano.

L’acqua è quindi, secondo le osservazioni dei fenomeni naturali del primo vero scienziato, l’arkè, l’origine, il principio organizzativo e generativo di tutto ciò che esiste. La fondamentale importanza dell’acqua è comunque già nota all’antico sapere mitologico, tanto che il mito generativo di Oceano e Teti sembra ancora riecheggiare nel pensiero calcolatore ed attento di Talete perpetuando una tradizione così importante da non poter essere dimenticata.


(16/12/2004) - SCRIVI ALL'AUTORE


  
  
 
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