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UNA CARTA DEI DIRITTI PER LE GRANDI SCIMMIE.
IL GAP SPAGNOLO E NON SOLO

Che cosa sta succedendo al mondo cinico e barbaro che ormai siamo abituati a conoscere? Due grandi successi per i Diritti degli animali nell’arco di meno di un mese… Sta forse nascendo una nuova generazione all’insegna del rispetto della vita?

Rachele Malavasi

E’ solo di ieri, ma ha già fatto il giro del mondo, la notizia che il Parlamento spagnolo ha deciso di dibattere una Carta dei Diritti per gli Ominidi non umani, ovvero Gorilla, Oranghi, Scimpanzè e Bonobo.

La proposta ha radici socialiste ed è stata accettata ieri in Parlamento fra mille polemiche. Contraddicendo il suo spirito di amore e rispetto per la vita, persino la Chiesa si è scagliata contro la proposta, affermando che “si scade nel ridicolo concedendo agli animali diritti che non vengono riconosciuti nemmeno agli embrioni”. Insomma, si stava meglio prima perché “Mal comune mezzo gaudio”. In un primo tempo anche Amnesty International si è schierata contro la legge con motivazioni simili, ma poi ha cambiato idea: “In fondo noi ci occupiamo di altri problemi”, ha detto un portavoce.

Sebbene quindi l’opposizione alla legge sia piuttosto forte, Joaquin Araujo, presidente spagnolo del Progetto internazionale Grande Scimmia, sorride soddisfatto di fronte a coloro che parlano di marcia indietro, ora che la proposta è finalmente giunta in Parlamento.

Il GAP (Great Ape project) nasce dall’idea di un gruppo di scienziati (Jane Goodall, ad esempio), filosofi (Peter Singer), giuristi ed attivisti, ed ha lo scopo di estendere anche agli Ominidi non umani appartenenti alla sottofamiglia Homininae (Gorilla, Scimpanzè, Bonobo e Oranghi) i diritti che vengono riconosciuti per ora solo alla nostra specie. Si tratta di includerli nella cosiddetta Comunità dei pari, ovvero la nostra, e come scopo finale di far approvare all’ONU una Carta dei Diritti Fondamentali delle Grandi Scimmie.

Il Progetto si basa sul fatto che gli umani condividono con gli Homininae ben il 98% del DNA e che diversi studi etologici hanno dimostrato la capacità di questi animali di provare compassione, dolore, felicità, o di mostrarsi ironici o contrariati. Esattamente come noi.

La Dichiarazione del Progetto estende agli Homininae tre diritti fondamentali della nostra comunità:
1.Diritto alla vita: si chiede che ne diventi illegale l’uccisione se non per legittima difesa.
2.Difesa della libertà individuale: il GAP sostiene che sia illegale imprigionare un membro della Comunità dei pari, a meno che non sia necessario per il suo bene o per l’incolumità pubblica.
3.Proibizione della tortura: in cui si vieta qualsiasi forma di tortura nei confronti delle Grandi Scimmie Antropomorfe, anche se fosse per trarne un vero o presunto beneficio per gli umani.

Si tratta quindi di una dichiarazione la cui accettazione impone limiti molto forti: la cessazione di qualsiasi forma di vivisezione nei confronti di questi animali, la liberazione dai circhi, dagli zoo, l’impossibilità di commerciare le specie o parti di esse. Quest’ultimo è ovviamente un provvedimento già in vigore, ma dopo l’approvazione della Dichiarazione, chiunque contrabbandi una Grande Scimmia Antropomorfa dovrà subire pene ben più severe.


  
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