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KUBRICK AL PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI
UNA MOSTRA ALL’ALTEZZA...

Una grande mostra al Palazzo delle Esposizioni di Roma rende omaggio al maestro indiscusso della storia del cinema. “Stanley Kubrick” è una delle tre esposizioni internazionali con cui la storica sede, progettata dal Piacentini nel 1880, viene restituita al pubblico dopo cinque anni di lavori di restauro e riqualificazione dei suoi spazi. Le altre due sono dedicate al pittore Mark Rothko e allo scultore Mario Ceroli.

Claudia Pecoraro

La mostra è stata ideata dal Deutsches Filmmuseum di Francoforte, e Roma rappresenta l’ennesima tappa, dopo aver fatto il giro del mondo. L'opera del regista americano è presentata attraverso i materiali provenienti dagli archivi dello Stanley Kubrick Estate (di Christiane Kubrick e Jan Harlan), molti dei quali sono documenti inediti, accessibili per la prima volta in quest'occasione: sceneggiature, appunti, la corrispondenza di carattere professionale, fotografie, attrezzature tecniche, filmati di backstage, plastici, costumi e ricostruzioni di alcune delle più suggestive ambientazioni sceniche.

Questi documenti mettono in luce il personalissimo metodo di lavoro di Kubrick dietro ad ogni suo film, dalle ricerche spasmodiche per rendere credibili le sue ambientazioni storiche all’interesse costante per l'architettura, il design e l'arte figurativa, dall’attenzione per la musica a quella per la letteratura. Da tutte queste discipline Kubrick è stato influenzato, ma a sua volta le ha influenzate in massimo grado. È per questo che, di sala in sala, si ha la sensazione di percorrere non soltanto una mostra sulla storia cinematografica ma sulla storia della cultura occidentale della seconda metà del Novecento.

L’esposizione si articola per sezioni tematiche che ripercorrono, a partire dai suoi reportages fotografici per la rivista Look, tutta la sua filmografia, dalle quasi sconosciute pellicole degli esordi fino ai film in bianco e nero (Il bacio dell'assassino, Rapina a mano armata, Lolita), quelli a soggetto bellico (Orizzonti di Gloria, Il Dottor Stranamore, Full Metal Jacket), quelli di carattere storico (Spartacus,Barry Lyndon), e i film “psicologici” (Shining, Arancia Meccanica, Eyes Wide Shut).

Una sezione particolare è dedicata a 2001: Odissea nello spazio, capolavoro filosofico su cui si sono arrovellati critici ed esperti di tutti i settori. Qui, oltre a maschere e costumi, oggetti di scena (il celebre feto della scena finale) e modellini (la centrifuga della Navicella spaziale Discovery e il computer Hal 9000), è ricostruita la scenografia utilizzata per “L’alba dell’uomo”, il prologo del film. Questa fu realizzata grazie alla tecnica dell’allora innovativa “proiezione frontale”, spiegata in modo dettagliato alla mostra, dove i visitatori possono “entrare” nel set, diventando parte integrante della scena.

E proprio le attrezzature tecniche occupano un posto di primo piano: macchine da presa, steadycam, carrelli e innumerevoli obiettivi, tra i quali le lenti Zeiss, prodotte dalla NASA, che permisero al regista di girare le scene a lume di candela di Barry Lyndon.

La sezione più impressionante della mostra è quella dedicata alla parte di Kubrick forse meno conosciuta, cioè ai suoi grandi progetti che non hanno mai visto la luce, ma ai quali aveva lavorato a lungo. Tra questi, Aryan Papers, film sull’olocausto abbandonato quando il regista venne a conoscenza che Spielberg stava lavorando a Schindler’s List (1993).

Ma, tra i film mai realizzati, impressiona ancora di più la mole di lavoro preparatorio per Napoleon, progetto sul grande condottiero per cui Kubrick commissionò una serie di ricerche storiche dettagliatissime. In uno schedario a cassettini sono raccolte circa un migliaio di schede in cui sono ordinati tutti i fatti principali e secondari accaduti intorno a Napoleone: ad ogni cassettino corrisponde un anno e ogni scheda ha una linguetta di colore diverso che corrisponde al personaggio protagonista dell'evento. Il film non fu mai girato per i costi troppo alti, nonostante Kubrick fosse convinto di poterlo girare tutto in interni e a lume di candela!

La visita, se fatta con curiosità da studiosi o appassionati, richiede dalle quattro alle cinque ore, ma ne vale la pena perché si esce comunque arricchiti, incuriositi, e con la voglia di approfondire. In concomitanza con la mostra, peraltro, al Palazzo delle Esposizioni vengono proiettati tutti i film del regista (in pellicola e in lingua originale con sottotitoli in italiano) e organizzati una serie di incontri, a ingresso libero, in cui registi, montatori, direttori della fotografia analizzano il cinema di Kubrick.

Mostra visitata il 27/11/2007

“Stanley Kubrick”
Palazzo delle Esposizioni, via Nazionale 194, Roma
6 ottobre 2007 - 6 gennaio 2008
Orari: mart., merc., giov., dom. 10.00-20.00; ven., sab. 10.00-22.00; lun. chiuso
Ingresso: intero € 12,50; ridotto € 10,00 valido per tutte le mostre in corso al Palazzo delle Esposizioni
Info: 06 39967500
Catalogo: Stanley Kubrick, con introduzione di Martin Scorsese, Giunti Arte Mostre Musei, € 35

www.palazzoesposizioni.it

Sito ufficiale della mostra:
www.stanleykubrick.de/eng.php?img=img-l-6&kubrick=news-eng



(30/11/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


Amare l'arte è benessere

  
  
 
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