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IL WOZZECK ALL'OPERA DI ROMA
Il Woyzeck, titolo originale del dramma che Georg Büchner ha composto tra 1836 e 1837, è stato musicato da Alban Berg in circa 7 anni, dal 1914 al 1921. Il terzo lavoro drammatico di Büchner e la prima opera per il teatro di Berg parte da un fatto di cronaca.

Livia Bidoli

Johann Christian Woyzeck è un barbiere di Lipsia che ha assassinato l’amante in preda alla gelosia e poi è stato condannato all’impiccagione nel 1824. Probabilmente preda di turbe psichiche non è stato scagionato, ma ha dettato il primo precedente legislativo in Germania di riduzione della pena per follia. Büchner, dopo aver letto il referto medico del Dottor Clarus, psichiatra, ha cominciato a stendere la storia. Lo scrittore trasforma Woyzeck in un soldato preda delle angherie dei suoi superiori e, tradito dall’amante Marie con il Tamburmaggiore, dalla quale la donna ha avuto un bambino, la uccide. Mentre cerca di occultare il pugnale del delitto in uno stagno cade e muore. Rimasto incompiuto e frammentario per morte prematura dell’autore, l’opera fu decifrata e ricomposta da un altro scrittore, Karl Emil Franzos, che ne modificò il titolo in Wozzeck. Ed è proprio a partire da qui che inizia il lavoro di Alban Berg. Il compositore, pupillo di Schönberg, vide l’opera a teatro nel 1914 e ne rimase affascinato, sebbene la sua intensa crudezza.

Berg compose una musica inseparabile dal dramma, sulla scia wagneraiana dell’opera d’arte dell’avvenire, nelle parole di Karen Monson: “un amalgama perfetto di musica e teatro”. Adoperò melologhi alla Pierrot lunaire di Schönberg e Sprechstimme (voce parlata) per dare voce alla straziante oppressione del protagonista preda del dominio e dello sfruttamento senza requie dell’uomo sull’uomo. Un manifesto secondo Gelmetti, direttore dell’orchestra, “per un nuovo modo di affrontare e orchestrare la musica che ha ricevuto una calda accoglienza dai musicisti dell’Opera di Roma, peraltro piuttosto giovani”.

La prima assoluta del Wozzeck ebbe luogo alla Staatsoper di Berlino nel 1924 con un successo straordinario, mentre in Italia fu in cartellone all’Opera di Roma il 3 novembre 1924 con direttore Tullio Serafin, in pieno fascismo - mentre la Germania nazista in seguito l’aveva vietata, indicandola come arte degenerata. Nella versione odierna con Del Monaco alla regia, sarà rappresentata come una tragedia espressionista su un palcoscenico con uno scivolo e le entrate dalle botole di questo. Un racconto profondo dell’anima che apre le sue porte più reconditamente chiuse. Un dramma dell’assenza di valori su uno sfondo militare che dipinge mestamente l’impossibilità di scegliere con la propria volontà.

Le voci di Lafont, Baird e Decker, gli ultimi due conosciuti nel Tristano e Isotta dello scorso anno, accompagnano questa sconvolgente messa in scena della modernità.

Wozzeck: opera in tre atti. Tratta dal dramma Woyzeck di Georg Büchner. Musica di Alban Berg. Maestro concertatore e Direttore: Gianluigi Gelmetti. Regia, scene e costumi: Giancarlo Del Monaco. Wozzeck Jean Philippe Lafont/Jacek Jan Strauch; Marie: Janice Baird/Eilana Lappalainen; Tamburmaggiore: Richard Decker/Kristjan Johannsson. Orchestra del Teatro dell’Opera e Coro di voci bianche ARCUM diretto da Paolo Lucci. Nuovo allestimento del Teatro dell’Opera.



INFO
Wozzeck
Teatro dell’Opera di Roma
Prima rappresentazione:
venerdì 19 ottobre ore 20.30. Repliche: fino al 24 ottobre
Biglietti da 17 a 130 euro
Piazza Beniamino Gigli 7
Tel. 06-481601
Fax 06-4881253



(16/10/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


Conoscere la forza della musica è benessere

  
  
 
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