HOME 
CURA DEL CORPO - CURA DELLO SPIRITO - CURA DEL PIANETA - ALIMENTAZIONE - MODA - ESTETICA - VIAGGI - CORSI E SEMINARI - FIERE E CONGRESSI
 VIDEO 
L'ORTO BOTANICO - 100 PAROLE SU - NON SOLO RECENSIONI - GUARIGIONE COME CRESCITA - ANGOLO DELLA PSICOLOGA -DOSSIER-
per Titolo/Descrizione/Autore Contenuto Articoli
Archivio 


 
Pagina 1 di 2
PSYCHOMUZICAL: UNO TRA I MIRACOLI DI TEATRIDITHALIA
Milano offre i suoi palcoscenici con una grande scommessa, di cui parlano le seguenti parole di Verlaine: “L'Arte, ragazzi miei, sta nell'essere se stessi fino in fondo”, Paul Verlaine.

Damiano Cristilli

Ai primi di settembre, a Milano, presso il Teatro dell' Elfo è stata presentata la nuova stagione in una conferenza stampa dai toni disincantati e ironici, alla presenza dell' Assessore della cultura Vittorio Sgarbi e di Elio de Capitani e Ferdinando Bruni.

La frase di Verlaine(vedi sommario) scelta per introdurre questa stagione sottolinea quanto rimanere se stessi per i Teatridithalia non voglia dire guardarsi indietro per preservare chissà quale patrimonio di arte e di sapienza teatrale.

Vuole invece sottolineare come la forza anarchica dell'immaginazione e la passione per l'arte abbiano in questi molti anni sempre alimentato le scelte spesso rischiose di questo teatro che, con il CRT, rimane uno dei bastioni della sperimentazione in Italia.

Una totale disponibilità a rimettere continuamente in discussione i dati acquisiti, dogmi e teorie, e con essi anche le parole e le forme che si usano per esprimerli.
Ciò che un tempo esprimeva saggezza oggi può restare il più trito dei luoghi comuni.
Dunque ecco aprirsi un stagione che tra produzioni proprie e ospitalità si preannuncia interessante e appassionante.

Si comincia subito con il festival MilanoOltre che dal 28 settembre al 14 ottobre si svolgerà a Milano, tra Elfo, Dal Verme e Spazio Pim.
La città è il mondo è il titolo della XXI edizione: sei appuntamenti che offrono uno spaccato della danza e della musica contemporanea. Il programma ha al centro l’evento dedicato al grande lavoro per orchestra di Louis Andriessen, tra i massimi compositori contemporanei, che musica il testo platonico de La Repubblica.

Il vivere in società è il tema che lega produzioni di danza tra loro diverse, con personalità affermate e nuovi volti della coreografia contemporanea. Dave St-Pierre indaga sull’amore come mezzo di verifica della propria esistenza, Eeva Muilu gioca crudelmente e con leggerezza con le istanze della creazione artistica. Hofesch Schechter mette in scena l’intimità di un gruppo di giovani e giovanissimi sullo sfondo di una continua ridefinzione dell’identità, mentre Nora Chipaumire si confronta con un’amara memoria personale che è anche quella del suo paese, lo Zimbawe.




  
1 | 2
 
  invia articolo per e-mail stampa l'articolo