Shrek, Fiona e la loro compagnia, sono tornati per una nuova avventura…
Re Harold, padre di Fiona, è in fin di vita e chiede a Shrek di governare il regno al suo posto, una volta che sarà morto. Shrek non ha alcuna intenzione di rimanere lontano dalla sua palude e decide di andare alla ricerca dell’unico erede del Regno, il giovane Artie, cugino di Fiona…
La saga di Shrek e i suoi compagni è arrivata alla terza edizione e alla terza avventura.
Nell’incantato mondo di “molto molto lontano”, i personaggi più ambigui e stravaganti si trovano alle prese con la successione del regno.
Due schieramenti si vengono a creare. Ad aiutare Shrek e Fiona, oltre al Gatto con gli stivali e all’immancabile Ciuchino, troviamo, questa volta, un gruppo di figure femminili delle più belle favole di Walt Disney, ovviamente rivisitate dai geniali sceneggiatori: una narcolettica Bella addormentata nel bosco, una Cenerentola stressata simile ad un personaggio di “Disperate Housewife”, Biancaneve versione esperta di arti marziali e una combattiva Regina come non l’avete mai vista.
Dalla parte dei cattivi, invece, si schierano tutti i personaggi che nelle favole sono stati battuti per la loro malignità e che qui, invece, vogliono avere una rivincita ed essere finalmente felici (Capitan Uncino, una delle sorellastre di Cenerentola etc…).
Tutto ciò accompagnato, nella versione inglese, dalle voci di attori famosi come Antonio Banderas (Gatto con gli stivali), Eddie Murphie (Ciuchino) e la new entry di Justin Timberlake (Artie).
Le battute esilaranti non mancano, l’entrata di Artie rende la storia più intrigante e muta i rapporti tra i personaggi preesistenti, anche se alcune tematiche toccate in questo episodio vengono espresse in modo poco originale.
Prima fra tutte la paura di diventare padre di Shrek; quando Fiona dichiara al marito/orco di essere incinta, Shrek si sente mancare e inizia ad avere una serie di incubi sul futuro piccolo orco. Il messaggio che sembra passare è che le donne prendono in mano la situazione e reagiscono in modo costruttivo, e gli uomini, in balia delle loro paure e debolezze,ci mettono un po’ di più a carburare e si fanno trascinare da quello che un tempo era il “sesso debole”.
Anche se è sempre un piacere vedere “Shrek”, sicuramente, quest’ultimo episodio non riesce a battere né il primo né il secondo.
Amare l'arte è benessere
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