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Il pittore lombardo Armando Mazzoleni, bergamasco di nascita, ma milanese di adozione, inizia il suo percorso artistico proprio a Milano, a stretto contatto con artisti come Sartori, Longaretti, Kote Vitali, Serighelli... Ivi frequenta l'Accademia di Brera, conosce diversi artisti del gruppo “Corrente” ed entra a far parte dei Circoli Artistici più importanti. La profonda amicizia con il pittore Aldo Peduzzi gli apre nuovi orizzonti nel cammino dell'arte.

Motivi di salute lo inducono a stabilirsi nella Liguria di Ponente, prima a Bussana di Sanremo e poi a Castellaro. Nel suo studio in collina inondato di luce e immerso nella macchia mediterranea, da anni porta avanti la sua ricerca all'interno di una vita calma, appartata, ma intensa e feconda. La sua fonte di ispirazione principale è la terra di Liguria, che egli ritrae nei suoi aspetti e nelle sue sfumature, con un occhio melanconico, preferendo quei soggetti decadenti.

La sua è una pittura che pare scaturire dalla solitudine: la si può percepire infatti nei suoi arlecchini, nelle maschere, nei magazzini di fiori, nelle ginestre, nei girasoli appassiti... Come scrive il Prof. Adelio Anfosso in un suo cenno critico “ …è un pittore intento a cogliere con cauta penetrazione il senso delle cose, senza dissonanze, ma con una vibrante approssimazione al cuore degli oggetti per intensità di toni, per slanci improvvisi subitamente smorzati, velati di struggente malinconia”.

La giovane pittrice Daniela Soccol, nata a Torino ma residente spesso a Savona, in Liguria, inizia il suo cammino artistico da autodidatta, rifacendosi ai grandi Maestri della Pittura. Avendo abbracciato sin dagli esordi l'“Astratto”, ha trovato nel colore, che distribuisce sulla tela secondo una personalissima alchimia di tinte e tonalità,l'argomento principe della sua arte.

Dai suoi lavori irrompe in maniera prepotente il concetto di una realtà filtrata attraverso le velature del pensiero, che non lascia intendere forme, ma le suggerisce, quasi in una visione caledoiscopica. Le sue opere, che realizza sia con colori ad olio o acrilici su tela o anche ad acquarello o tempera su carta, riportano in maniera inequivocabile il suo“segno”, ove lo“scontro” fra colori sgargianti, l'accumularsi della materia sulla tela, creano vie verso un mondo multicolore e multiforme.

Giovanna Usai, architetto, nasce a Cagliari. Dopo la laurea conseguita all'Università di Firenze si è trasferita ad Alassio sin dal 1973. Giovanna, detta Nanna, dipinge mediante le stoffe. Invece di tela e pennello, usa tessuti, fili e macchina da cucire. All'inizio i suoi lavori si presentavano come classici“patchwork” di matrice americana, ma gradatamente l'artista si è svincolata dalla tradizionalità di questa tecnica per approdare ad un'espressione tutta sua in cui i piccoli pezzi di stoffa si intrecciano e si intersecano fra loro per diventare oggetti di pensiero e di creatività. Il “quilt” di Usai non è solo più arte tessile, ma sipliciente arte. I suoi motivi ispiratori principali sono, oltre a letture, poesie… l'arte africana e i grandi Maestri del colore: pregevolissimi sono stati i suoiquilt ispirati al mondo diBalthus. Predilige per le sue creazioni i colori che vanno dal rosso all'arancio, i marroni bruciati, la seta e il velluto.

(Nell'immagine "Figura con cappello" di Kova)



(12/09/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


Amare l'arte è benessere

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