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SABINA, UN’IMPERATRICE A TIVOLI
Tivoli è una delle tappe di “Archeologia in festa”, iniziativa promossa dalla Direzione Generale per i Beni Archeologici in collaborazione con il Gabinetto del Ministro, che ha portato
in mostra a Torino, Cagliari e Ferrara i reperti archeologici restituiti dal Museum of Fine
Arts di Boston
all’Italia.

Claudia Pecoraro

A Villa Adriana, nell’Antiquarium del Canopo, si inaugura la mostra Vibia Sabina da Augusta a diva, che espone una statua velata di Vibia Sabina (moglie dell’imperatore Adriano) di dimensioni maggiori del vero, e una base triangolare in marmo, decorata a bassorilievo, di stile neoattico. Entrambe le opere faranno parte della collezione permanente dell’Antiquarium.

La mostra è occasione per analizzare l’immagine pubblica dell’imperatrice, correlata al programma politico di Adriano (117-138 d.C.), attraverso le diverse testimonianze che ci sono pervenute, dalla ritrattistica, alle epigrafi, alle monete. L’arco cronologico preso in esame va dall’ascesa al potere di Adriano fino alla morte e alla successiva divinizzazione di Sabina.

Il percorso si articola in due sezioni dedicate a Vibia Sabina e in una terza destinata a illustrare il contesto di Villa Adriana attraverso gli arredi scultorei e architettonici, tra cui ben si colloca la base triangolare.

La prima sezione, incentrata sulla figura di Sabina e sulla sua immagine ufficiale nell’ambito del ruolo delle Auguste (mogli degli imperatori) fra Traiano e Adriano, prevede l’illustrazione della genealogia dell’imperatrice e della gens dei Vibii, sua famiglia d’origine. Attraverso lo studio dell’iconografia di Sabina, la mostra fa quindi emergere come fosse la casa imperiale a curare direttamente l’immagine pubblica dei propri membri, indicando i modelli da seguire, secondo un preciso programma di propaganda politica.

Nella seconda sezione viene illustrata la divinizzazione di Sabina, e cioè il suo passaggio da “augusta” a “diva”, dopo la sua morte avvenuta tra il 136 e la prima metà del 137 d.C., epoca a cui è da riferire la statua di Boston, che ripropone l’immagine di Sabina Diva raffigurata come Demetra-Cerere. Il tipo statuario è quello della cosiddetta “Grande Ercolanese”, replica romana da un originale greco attribuito a Prassitele - ritrovata a Ercolano e conservata al Museo di Dresda – che diverrà in epoca successiva il tipo più comune nella ritrattistica funeraria sia ufficiale che privata.

Fra i temi trattati nella seconda sezione, vengono prese in considerazione anche le interessanti vicende legate alla restituzione della statua, in cui hanno avuto un ruolo significativo i Carabinieri TPA, le analisi effettuate sulla statua e gli interventi di pulitura a cura del Museum of Fine Arts di Boston.

La terza sezione collegata all’esposizione permanente dell’Antiquarium, ospita invece la base triangolare figurata neoattica, decorata a rilievo, anch’essa restituita dal Museum di Boston, ben contestualizzata nell’ambito di elementi di arredo marmorei provenienti dalla Villa di Adriano.


Vibia Sabina da Augusta a diva
Tivoli, Villa Adriana, Antiquarium del Canopo
Via di Villa Adriana 204
16 giugno – 4 novembre 2007
Tutti i giorni dalle 9.00 a un’ora prima del tramonto
Ingresso: € 10.00
Telefono: 06 39967900 (prenotazione: facoltativa)



(01/07/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


Amare l'arte è benessere

  
  
 
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