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GRINDHOUSE - A PROVA DI MORTE
TITOLO ORIGINALE: Grindhouse-Death Proof
REGIA: Quentin Tarantino
CON: Kurt Russell, Sydney Tamiia Poitier, Vanessa Ferito, Rosario Dawson, Tracce Thoms
USA 2007
DURATA: 116΄
GENERE: Azione, Splatter
VOTO: 7
DATA DI USCITA: 1 Giugno 2007

Georgia Andreoli

Una divertente, se pur splatter, storia di corse in macchina che danno i brividi è il pretesto di Tarantino per realizzare un film di antichi rimandi e di sapore anni ’70. La pellicola spesso si interrompe, come se mancassero dei pezzi e il suono è disturbato; come se Grindhouse fosse stato girato trenta anni fa e proiettato ai giorni nostri come omaggio ai vecchi film.

La fotografia, curata dallo stesso regista, è rarefatta ma calda, capace di farti dimenticare per un pò di essere nel 2007; il fatto che le protagoniste femminili utilizzano il cellulare e gli sms ci dà l’impressione di essere in un tempo sospeso e irreale in cui possono convivere due generazioni: l’attempato stuntman Mike, portavoce di una cultura passata, e le forti e sensuali ragazze che costituiscono la coralità dei nostri tempi.

Il film è pieno di citazioni e di omaggi al cinema degli anni Sessanta e Settanta: locandine di oscure produzioni messicane e spagnole del calibro di "Las tres Elenas" e "El limite del amor" e la maglietta indossata da una delle protagoniste (Vanessa Ferito) che riporta la scritta "L'ultimo buscadero", titolo italiano di "Junior Bonner" (1972).

I racconti di stuntman Mike (Kurt Russell), che si vanta di aver lavorato in telefilm sconosciuti dalla maggiorparte delle persone che incontra, non solo sono degli omaggi al “vecchio cinema”, ma soprattutto una nostalgia del modo di fare cinema dell’epoca. Ora, come dice anche stuntman Mike, si usano gli effetti speciali, un tempo tutte le scene erano girate esclusivamente dagli uomini, non ritoccate al computer.La sua macchina infernale è un cimelio, è l’auto con cui lavorava come stuntman, modificata appositamente per simulare incidenti stradali che garantissero la sopravvivenza degli attori,e che spiega il sottotitolo del film A prova di morte .

Tarantino sembra essersi catapultato nella Francia anni ’60 della Nouvelle Vague, per il grande numero di citazioni e omaggi alla cinematografia passata, proprio come nei film di Truffaut e Godard; il pulp-director ci regala anche una citazione autoreferenziale (la suoneria del cellulare di Rosario Dawson è il theme di Kill Bill).

Divertente e ritmato, Grindhouse è uno splendido film al femminile, dove le donne non sono solo bellezza e fascino, ma anche forza e vendetta come la bella Black Mamba di Kill Bill.



(04/06/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


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