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SPIDER - MAN 3
TITOLO ORIGINALE: Spider-Man 3
REGIA: Sam Raimi
CON: Tobey Maguire, Kirsten Dunst, James Franco, Rosemary Harris, J. K. Simmons
USA 2007
DURATA: 140’ min.
GENERE: Azione
VOTO: 8,5
DATA DI USCITA: 01 maggio 2007

Emanuela Graziani

Peter Parker, alias l’Uomo-Ragno, è fidanzato con la ragazza dei suoi sogni, la bella Mary Jane Watson. Combattuto tra doveri di super-eroe e l’esigenza di una vita affettiva normale, Peter sembra aver trovato stabilità, quando, improvvisamente, una misteriosa sostanza nericcia minaccia la sua integrità di uomo e di persona…

Dal genio visionario di Sam Raimi, appassionato regista degli eroi di casa Marvel, arriva sul grande schermo l’ultimo episodio della fortunata saga dell’Uomo-Ragno, pellicola cult che racconta le avventure del popolare Peter Parker nelle vesti di Spider-Man. Come credibile ritratto gotico del perdono e dell’equilibrio umano, questo terzo capitolo sulla vita dell’eroe fumettistico di Stan Lee (presente nel lungometraggio in un cammeo d’effetto) si avvale ancora una volta del sostegno di un cast artistico impegnato, capitanato per l’occasione da un sempre abile Tobey Maguire nei panni del supereroe innamorato della vita e delle sue debolezze.

Attraverso la creazione di una sceneggiatura contrita e particolarmente accattivante, volontariamente modificata rispetto alla versione originale a favore di una visione forse più intima e completa del personaggio dell’Uomo-Ragno, questa volta alle prese non solo con potenti nemici ma anche con i lati più oscuri della sua plurivalente personalità, si racconta un Peter Parker apparentemente stabile nella vita e negli affetti, uno spider-man ancora profondamente ferito per la morte improvvisa di suo zio Ben, ucciso a sangue freddo da un ladruncolo di strada.

Quando Peter scopre, dopo una serie di vicissitudini, che l’Uomo Sabbia (ex delinquente vittima di un esperimento molecolare) è in realtà il vero assassino del suo amato zio, una misteriosa e minacciosa sostanza nericcia si incolla improvvisamente al suo costume di supereroe, pervadendone la trama sintetica ed accentuandone le tonalità ombrate. Con i nuovi toni auto-celebrativi ed edonistici e dal mutato costume nero corvino, Spider-Man si trasforma allora in un arrogante giustiziere in cerca di vendetta, un ambiguo cattivo esaltato dalla sua stessa condizione di supereroe.

Con eleganza compositiva e prettamente fumettistica, il nuovo manto nero dell’eroe metropolitano si innesta con charme nell’anima dello spettatore, il quale finisce per invaghirsi del simbionte alieno e di quella stessa coscienza effimera che l’oscuro Peter Parker mostra di possedere. In perfetto stile “Raimiano” Spider-man 3 riflette i mali della società moderna all’interno del famoso connubio tra male e bene. Di quali e quante misteriose particelle è composta l’anima umana? Qual’è la natura della loro spontanea ma contorta aggregazione e più ancora come comprenderne il potere e l’inevitabile dipendenza? A tali domande il film tenta di dare risposta raccontando l’alter-ego antitetico a Spiderman; una sorta di affascinate sublimazione della plurivalente ambiguità e del doppio umano.




  
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