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UN "GRIDO VELATO" PER LA PRIMA VIOLA
Particolarmente struggente il programma dell’Orchestra di Roma e del Lazio in questa prima assoluta di una giovane compositrice, Silvia Colasanti (1975) che vede Fabrizio De Melis, prima viola dell’orchestra.

Livia Bidoli

Il Grido velato per viola e orchestra, secondo brano musicale nel programma, dopo Beethoven, spicca tra gli altri con i suoi interludi acuti ed emotivamente densi. Inizia proprio come un grido, che la viola di De Melis strappa alle corde con autentica intensità, per poi evolversi su geometrie siderali e sfuggenti. La specularità dell’orchestra, divisa in due sezioni l’una doppia dell’altra, crea un equilibrio sospeso tra le inquietanti note dell’arco dominante, la viola, e delle percussioni, ridondanti ma soltanto per brevi ed impetuosi episodi.

Ecco come la giovane compositrice racconta la sua prima esecuzione: ''Lirismo visionario, colori irreali, contrastanti, contorni ora dissolti ora ben marcati, sono alcune forme del grido di rabbia, d'angoscia e d'amore, col quale la voce della viola vorrebbe esplodere.” Ed in effetti questo concatenarsi di voci sonore quasi sopite che all’unisono si levano come tocchi magici e antiche sapienze, sorprendono l’ascoltatore, fra l’ammaliato e l’abbacinato. Questi echi sottili che vibrano e trascinano fra paradisi di nostalgia lancinante incantano in un cromatismo esasperato e dissacrante. Siamo molto vicini a raggiungere quella “musica assoluta” che Colasanti cerca di riformulare nella pienezza della sua modernità.

Il Direttore israeliano Lior Shambadal, bacchetta notoria alla ORL, dirige egregiamente sia la novità assoluta appena presentata che il resto del programma, composto dal Concerto in do maggiore per pianoforte, violino, violoncello e orchestra op. 56 (Triplo Concerto) di Beethoven, sia la Sinfonia in re maggiore op. 24 di Jan Va'clav Vořišek. Il Triplo Concerto è affidato nelle parti soliste al Trio Caravaggio (Paolo Gilardi pianoforte; Francesco Cerrato violino; Stefano Cerrato violoncello), che fa omaggio al pubblico di un bis finale, con l’Allegro dal Trio op. 8 di Brahms.

La partitura classica del boemo Jan Václav Voříšek (1791–1825) è particolarmente notabile per l’affiatamento orchestrale e la sua maestosità vicina ai grandi e coevi compositori che la ORL omaggia da anni con i suoi programmi in concerto.

INFO
Auditorium Parco della Musica
Viale Pietro De Coubertin 30 - Roma
Infoline: 06-80241281
Biglietteria: tutti i giorni 11-18
Mercoledì chiuso;
aperta un’ora prima di ogni spettacolo



(20/03/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


Conoscere la forza della musica è benessere

  
  
 
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