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BARNYARD - IL CORTILE
TITOLO ORIGINALE: Barnyard – The original party animals
REGIA: Steve Oedekerk
CON: Kevin James, Courteney Cox, Sam Elliott, Danny Glover, Andie MacDwell, Wanda Sykes
USA 2006
DURATA: 90 min.
GENERE: Animazione
VOTO: 8
DATA DI USCITA: 23 febbraio 2007

Emanuela Graziani

Otis è un bue scherzoso e pimpante che organizza feste nella fattoria in cui vive. A differenza di suo padre Ben, il rispettato patriarca del piccolo villaggio, e di Miles, il vecchio e saggio mulo, Otis non vuole assumersi le responsabilità della gestione del cortile e ne combina delle belle.

Dal genio di Steve Oedekerk, sceneggiatore, regista e produttore di grandi successi comici come Ace Ventura – Missione Africa, Una settimana da Dio e Il professore matto, arriva nelle sale il nuovissimo film sulla vita segreta degli animali domestici. Interamente realizzato al computer, con una animazione in 3D di altissimo livello che si caratterizza per la raffinatezza delle immagini e della grafica, Barnyard – Il cortile, è un film ricco di umorismo che rivela aspetti profondi della vita umana. Il protagonista della vicenda è Otis, una mucca spensierata a cui piace cantare, ballare e fare scherzi agli umani. Lui e i suoi amici, Pip il topolino, Freddy il furetto, Peck il galletto e Pig il maiale, sono dei mattacchioni di prim’ordine che si divertono ad organizzare feste. Ben, padre adottivo di Otis, è invece il leader indiscusso della fattoria, colui che ha il compito di mantenere l’ordine tra gli animali e di difendere il cortile dagli attacchi dei coyote.

Oltre alla comicità esilarante nel film di Oedekerk, che ha sceneggiato lungometraggi che hanno incassato oltre 1,6 milioni di dollari ai botteghini di tutto il mondo, dando vita a saghe che sono diventate fenomeni di culto tra i più giovani, vi è anche una riflessione sul difficile rapporto tra genitori e figli, inteso come comprensione profonda dell’indipendenza affettiva e psicologica che ne deriva. Nonostante la voglia di portare sul grande schermo una storia di vita reale, descritta attraverso le ingarbugliate vicende di Otis alle prese con la perdita della figura paterna e la conquista dell’autostima, Barnyard - Il cortile si caratterizza per l’assidua presenza di scene di festa, rissa e inseguimenti all’ultimo respiro. L’aspetto comico è esaltato in ogni piccolo dettaglio e l’intero assetto comunicativo è gestito nel tentativo di rafforzare la visione goliardica della vita dei personaggi.

Sebbene il film sia stato interamente realizzato al computer, la lavorazione ha previsto anche l’utilizzo di tecniche convenzionali dell’animazione, con storyboard e bozzetti preparatori disegnati a mano. La sensazione tattile dei personaggi, particolarmente dettagliati nelle movenze e nelle espressioni facciali, così rotondi e corpulenti nella loro tridimensionalità, sprigiona un profondo senso di emotività.

Le scene in cui Ben e Otis, padre e figlio, si confrontano al chiaro di luna suggeriscono comprensione e solidarietà umana. La vicenda del ribelle e immaturo manzo che non accetta le proprie responsabilità di adulto sintetizza, attraverso il linguaggio gioioso dell’animazione, un concetto base dell’uomo moderno: l’affezione alla cosiddetta sindrome di Peter Pan. La poca voglia di crescere è una fenomenologia che affligge milioni di persone, ma che come tale ha un fascino indiscusso: rimanere bimbi per sempre.



(26/02/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


Amare l'arte è benessere

  
  
 
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