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IL RITORNO DI MARIE GALANTE
PRIMA ASSOLUTA ITALIANA A ROMA

L’ultima volta che è stato rappresentato Marie Galante di Kurt Weill è stato a Parigi nel 1934 e per poche repliche. Lo spettacolo che debutta martedì 20 febbraio al teatro Nazionale è la prima assoluta in Italia in un allestimento, sia musicale sia testuale, completamente rivisto. Fino al 25 febbraio.

Livia Bidoli

Il testo scritto da Jacques Duval sulle musiche di Kurt Weill era farraginoso e incompleto. La regia di Joseph Rochlitz l’ha interamente rielaborato per rendere la musica perfettamente integrata con il testo. Duval aveva scritto il romanzo da poco e, piuttosto preso per l’ingaggio avuto con Hollywood, scrisse una versione teatrale senza fare attenzione all’interzione con la parte musicale, rendendo il tutto poco amalgamato.

La storia ruota intorno alla giovane Marie Galante del titolo, rapita in Francia e portata a Panama, dove si prostituisce per raccogliere i soldi al fine di poter tornare a Parigi. Compromessa irrimediabilmente in un complotto spionistico, la sua vicenda ha un epilogo tragico.

Marie Galante è ben interpretata, in veste di cantante – attrice, da Chiara Muti, la figlia del ben noto Riccardo Muti, direttore d’orchestra. Con un caschetto nero, tipicamente anni ’30, e con la sua figura slanciata, dà vita ad un’eroina ben più generosa dei suoi aguzzini, spendendo tutti i suoi risparmi per un vecchietto vicino alla morte, Josiah.

L’opera di Weill, di cui era sparito lo spartito, è stata gentilmente concessa dalla Kurt Weill Foundation.

Il regista Joseph Rochlitz si è occupato di tagliare alcune scene e di duplicare alcuni numeri, concedendo spazio ad un gruppo di personaggi, originariamente non rappresentati che in tono minore. Lo scopo di Rochlitz, come annunciato, era di integrare la musica con l’azione, aspetto fondamentale in un “musical” per garantire una fruizione armonica dello spettacolo.

L’opera, sebbene non rappresentata da circa settant’anni, è famosa però per le sue canzoni, in particolare J’attends un navire, divenuto canto della Resistenza dopo pochi anni, durante la seconda guerra mondiale. Conosciuta soprattutto grazie alle interpretazioni moderne di Ute Lemper (di recente a Roma al Parco della Musica con Angels of Berlin), è stata rivelata al grande pubblico anche da Teresa Stratas e da Angelina Reaux.

Il nuovo allestimento del Teatro dell’Opera si avvale della sua Orchestra e del direttore Vittorio Parisi, le scenografie sono di Cristian Taraborrelli, i costumi di Angela Buscami e la coreografia di Luc Bouy. La parte testuale è in italiano, le canzoni in francese con sovratitoli in italiano.




INFO
Teatro dell’Opera di Roma
Prima rappresentazione: martedì 20 febbraio ore 20.30
Repliche: fino al 25 febbraio
Biglietti 30 euro
Piazza Beniamino Gigli 7
Tel. 06-481601
Fax 06-4881253



(19/02/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


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