Le Biblioteche di Roma si pongono a confronto con quelle europee, riassumendo i piccoli ma certi passi che le biblioteche comunali di Roma hanno fatto dal 1994 fino ad oggi, quando la prima grande scelta di Roma sulla gestione del proprio patrimonio librario ha deciso in favore delle istituzioni piuttosto che dei privati.
Gianni Borgna, Assessore alle politiche culturali, ricorda come la trasformazione del sistema bibliotecario in Istituzione Biblioteche abbia pesato per lo sviluppo dei servizi al cittadino e, insieme a Bernardo Pizzetti, Presidente per l’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali snocciola i dati rilevanti dello sviluppo negli ultimi cinque anni:”le 34 biblioteche del comune di Roma possiedono un patrimonio librario di oltre 600.000 volumi che è stato incrementato del 37%, mentre la superficie degli spazi è stata ampliata del 38%; i posti per la lettura sono aumentati del 70% (sono 2098 ora), le postazioni multimediali del 132% ed il materiale multimediale del 102%. La crescita di spazi a disposizione e di materiale ha notevolmente potenziato il prestito sia dei volumi, 49%, che degli audiovisivi, del 344%.”
I numeri spiegano comprensibilmente quanto gli sforzi del Comune e dell’Assessorato alla cultura diano ottimi frutti se impiegati con criterio: il 30% di finanziamenti in più sono stati infatti adoperati sia per aumentare i posti di lettura, sia per incrementare del 14% gli addetti, inoltre è stato rilevato come gli orari di apertura delle Biblioteche di Roma siano alla pari con Londra, che detiene il record in Europa di 8 ore complessive giornaliere.
Gli indici negativi sono piuttosto quelli della spesa procapite destinata alle biblioteche, che si attesta sui 5 euro, quando Madrid arriva a 7, Milano e Torino a 11, Parigi e Vienna 18, Londra 23 ed Helsinki giunge a dieci volte tanto. Il Direttore dell’Istituzione Biblioteche di Roma, Maurizio Caminito, sottolinea poi la mancanza in città di una grande biblioteca regionale centrale come quella descritta da Claudia Lux, Direttrice Generale della Biblioteca Centrale della Regione di Berlino, che conta 2,7 milioni di volumi per 1,5 milioni di utenti (Berlino conta 3,5 mil. Di abitanti). Naturalmente e purtroppo, le risorse rispetto alla Germania sono esigue: la spesa di Roma si attesta, per il 2003, sui €14 mil., quando per Berlino contano su ben €60 mil. La Germania ha inoltre sviluppato il prestito di libri senza addetto arrivando alla quota del 70% sui prestiti totali, con un ragguardevole risparmio sul costo del personale.
Le novità dall’estero sono portate anche dalla Spagna che ha creato una forma di prestito nella metropolitana in funzione dalle 14 alle 20, ritenuto l’orario migliore per il flusso di persone che tornando a casa è piuttosto propenso a scegliere un libro da leggere: il Bibliometrò, questo il nome dell’iniziativa ha riscosso molto successo e si avvale di postazioni ci circa 8 metri per 2,5 con una dotazione di circa 3000 volumi ognuna, soprattutto opere di autori spagnoli e latino-americani.
Giovanni Peresson, dell’Associazione Italiana Editori, afferma che sostanzialmente la metà dei volumi in commercio, circa 29.000, sono stati tutti acquisiti dalle biblioteche di Roma nel corso del 2004 spiegando come il consumo culturale sia soprattutto incentivato dalle iniziative in biblioteca o in spazi culturali affini.
Achille, come biblioteca, non ha ancora raggiunto la tartaruga che, secondo il celebre assioma è partita di poco in anticipo e che sembra rassomigliare molto a quel progresso culturale che in Italia fa piccoli passi, e a volte incerti. Le biblioteche sono uno dei nostri patrimoni universali e tutti, in qualche modo, camminiamo con loro.
INFO
Istituzione Sistema Biblioteche Centri Culturali
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Tel. 45430
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