FUORI DA UN EVIDENTE DESTINO. UN SORPRENDENTE FALETTI
GIORGIO FALETTI

"Ma il coraggio era anche quello. Era la consapevolezza che l'insuccesso fosse comunque il frutto di un tentativo. Che talvolta è meglio perdersi sulla strada di un viaggio impossibile che non partire mai. E che ogni uomo, anche quando è solo, ha comunque la sua anima come compagna di viaggio".

di Daniel Tarozzi
Sorprendente. Questo termine fin troppo abusato è forse il più adatto a descrivere questo terzo lavoro di narrativa di Giorgio Faletti.

Dopo lo straordinario successo di “Io Uccido”, romanzo d’esordio del Faletti scrittore, “Niente di vero tranne gli occhi” aveva cercato di ripercorrerne le atmosfere e le dinamiche, riuscendoci però solo fino ad un certo punto.

Questa volta, invece, l’autore ha deciso di consacrare il suo posto tra gli scrittori italiani di primo piano con un’opera che, pur inserendosi nello stesso filone delle precedenti, cambia decisamente tono e sviluppo.

Dopo un inizio un po’ lento, infatti, il lettore rimane letteralmente catturato dalle pagine che gli scorrono di fronte agli occhi in un susseguirsi di eventi sempre più soprannaturali e sconvolgenti che porteranno loro malgrado i protagonisti delle vicende ad abbandonare le certezze acquisite dall’uomo nell’era della scienza, per abbracciare la consapevolezza che altri mondi e altre forze accompagnano e affiancano la nostra esistenza.

A far da sfondo agli omicidi e alle relative indagini, quindi, misteri, orribili delitti consumati nel passato, indiani Navajo, rituali e vendette rimaste sospese per oltre un secolo. E non solo. All’intreccio principale, si accompagnano le vicende dei quattro protagonisti che si rincontrano a distanza di anni e si trovano costretti ad affrontare il passato da cui erano fuggiti.

Jim, mezzo indiano e mezzo bianco, con gli occhi dal colore di verso come le sue due “razze”, che per tutta la vita era sfuggito a se stesso, nel tentativo di cercare fuori quella libertà di volare che in realtà i suoi geni portavano dentro.

Swan, bellissima attrice holliwoodiana, che come Jim ha abbandonato le proprie origini e i propri sentimenti per non dover affrontare la fatica delle conquiste quotidiane.

April, giornalista bella e determinata, che ha cresciuto un figlio con forza e coraggio e nella difficoltà dell’accettare l’amore che ancora prova verso l’uomo che l’ha tradita e abbandonata.

E infine, Alan, uomo dall’integrità morale perfetta e il fisico segnato dalla perdita delle gambe in guerra. Eroe per tutti tranne che per se stesso alle prese con i propri fantasmi del passato e con un padre banchiere cinico e spietato.

A questi va poi aggiunto Silent Joe, il cane che annuncia i delitti con i suoi ululati terrorizzati e che si rivelerà in grado di arrivare con facilità laddove la ragione umana fallisce.

Faletti mescola e intreccia questi personaggi con mirabile talento, approfondendo la loro psicologia e facendoli muovere con naturalezza e umanità.

Il vero protagonista del romanzo, però, è la lotta tra i limiti della scienza e della conoscenza moderna e quella saggezza destinata a scomparire che nasceva dal contatto dell’essere umano con la madre terra, con la sua maestosa grazia e potenza, ma anche con la sua inarrestabile determinazione primordiale che la spinge a portare a termine ciò che ha iniziato.

Un thriller soprannaturale, un romanzo d’introspezione, un viaggio all’interno di una cultura e di un mondo che rischia di non esistere più.


(04/12/2006)