IL MISTERO DELLA FUCSIA RICCARTONII
Nome scientifico: Fuchsia Nome comune: Fucsia Famiglia: Onagraceae Esposizione: Sole, mezz’ombra Aspetto: Cespuglio, Alberello Origine: America centrale e meridionale, Nuova Zelanda Epoca di fioritura: primavera-estate-autunno
di Pietro Bruni
Da anni mi rammarico di non trovare nei vivai la fucsia riccartonii. Questa primavera invece la sorpresa: c’era ovunque! Lo ammetto, sono completamente ignorante in fatto di marketing botanico: non ho idea di come funzioni. Chi decide quando è l’ora di invadere il mercato con una specie? Come fanno? Quando scatta la molla? Forse esiste un sistema di controllo: quando il commesso viene insolentito per la sesta volta nello stesso giorno perché il vivaio non ha una determinata pianta, sfibrato nei nervi e offeso nell’orgoglio, si lamenta con i colleghi, i superiori captano la cosa e comprendono che i tempi sono maturi per mettere il vegetale sul mercato e tutti felici lo ordinano in quantità per la stagione suggestiva…

Oppure esiste un Cartello, tipo quelli della cocaina o del petrolio o quello (mannaggia a loro) della serie A di calcio, che gentilmente controlla e decide per noi le piante che quell’anno ci devono piacere. Mmm… potrebbe essere così, ma mi sa tanto che il meccanismo sia imperscrutabile per i semplici uomini (almeno fino a quando non salta fuori un’intercettazione telefonica). Ma noi, creature risolute, faremo di tutto per vivere serenamente nonostante l’assillo imperituro di queste laceranti lacune cognitive sulle analisi del mercato vivaistico. Ecco.

Torniamo alla fucsia. E’ un genere gigantesco che raccoglie centinaia di specie, molte delle quali tropicali, e in questi casi non coltivabili all’aperto; ma anche moltissime perfettamente resistenti alle nostre temperature. Ovviamente quelle che si trovano facilmente in Italia non sono queste ultime che potremmo coltivare beatamente in giardino, ma quelle tropicali che se la temperatura scende sotto i 10 gradi gli piglia immediatamente un colpo e seccano in 40 minuti. Logico, no?

Le fucsie sono piante con habitus a cespuglio o ad alberello di diversa altezza e dimensione e sono caratterizzate da fiori penduli. Il frutto è una bacca senza particolare valore ornamentale. Come spesso accade nelle piante ornamentali la bellezza risiede nel fiore. Le fucsie hanno infatti infiorescenze meravigliose, di colori incredibilmente vividi e di forme tanto perfette da ricordare più qualcosa di artificiale che un prodotto concepito dalla natura.

In Italia è veramente poco usata come pianta da giardino e questa è una cosa incredibile. E’ un problema che si riallaccia al discorso di prima: perché certe piante invadono i vivai mentre per trovare certe altre con uguali caratteristiche di coltivabilità bisogna sfacchinare come demoni e sudare le proverbiali sette camicie? Perché un nostro consimile inglese può riempirsi il suo maledetto garden di fucsie e noi no?

Che poi tanto lì piove sempre e il suo bel giardinetto se lo può solo guardare dalla finestra (nei rari casi in cui la visibilità non sia del tutto azzerata dalla nebbia). Che ingiustizia. Perché? Forse proprio perché la giustizia non è di questo mondo direte voi. Ma anche perché gli inglesi sono più bravi e appassionati con le piante, mentre noi siamo più faciloni e pigri. Quindi se non vogliamo prendercela con la nostra natura italica (esercizio encomiabile ma da fare al massimo una volta al mese, pena il mal di fegato perforante) adattiamoci a diventare dei moderni Ulisse protagonisti della nostra Odissea alla ricerca della fucsia. Garantisco che ne vale la pena.

In Irlanda e in Inghilterra la Fucsia riccartonii è spesso usata per formare le siepi che costeggiano le strade e dividono i campi. Vedere in agosto queste cascate di fiori rossi sui lati di una stradina di campagna, che si snoda tra gentili colline, è una cosa meravigliosa, da tuffo al cuore. Che pace. Che dolcezza quei colori, così freschi e accoglienti.

Quei paesaggi così fortemente caratterizzati dalle fucsie, quelle luci che ci imprimono l’irresistibile voglia di sdraiarci sull’erba e di organizzare un interminabile picnic con amici cari e prelibate leccornie sotto un enorme e benigno cielo blu. Sembra di entrare dentro un quadro, per chi ha visto il film, come fa Mary Poppins quando salta dentro il country side inglese dipinto dal suo amico Bert sul marciapiede.

E, che bellezza, quest’anno ho trovato la Fucsia riccartonii qui in Italia: ora posso tenermi vicino un po’ di quella magia.


(31/05/2006)