BOUGANVILLE: TENTAZIONI PERICOLOSE
Nome scientifico: Bougainvillea Nome comune: Bouganville, Buganvillea, Bougainville Famiglia: Nyctaginaceae Esposizione: Sole Aspetto: Rampicante o arbusto Origine: Sud America Epoca di fioritura: Primavera-Estate
di Pietro Bruni
Anche oggi l’Orto Botanico si soffermerà su una pianta delicata, subtropicale e sudamericana: la Bouganville. La primavera è il periodo giusto per parlare di queste piante poiché è la sola stagione in cui i vivai ne sono ben forniti: è quindi proprio il momento giusto per mettervi in guardia, o voi, cari lettori, ignari della minaccia. Paura eh?

Per chi senza pensieri passeggia in un vivaio lombardo il pericolo è dietro l’angolo. Sembra di vederlo, lo spensierato avventore, ciondolare in un caldo pomeriggio primaverile, tra bancali traboccanti di piante colorate. E a un tratto la vede, è lei, proprio lei, la pianta dei suoi sogni.

Mamma mia quanto è bella! Come si chiama? Bouganville. Che bel nome! La prendo. Ed eccolo quindi il nostro eroe, arrancare verso casa trascinando una gigantesca pianta dai fiori viola. Orribilmente sudato, quasi morto per la fatica, ma felice. E la minaccia? Va bene, andiamo al sodo: il poverino non sa che la sua pianta ha pochissime probabilità di essere ancora viva la primavera seguente.

E già, la miserella ha praticamente i giorni contanti. Il problema è che questa pianta, venduta con colpevole disinvoltura, è praticamente incoltivabile nel Nord Italia. Infatti la tolleranza al freddo di tutte le specie appartenenti al genere Bouganvillea è veramente limitata. Diciamo che se il termometro scende sotto lo 0 possiamo serenamente pensare all’organizzazione di un bel servizio funebre per il nostro freddoloso rampicante. Disgraziatamente la maggior parte dei vivaisti si guarda bene dall’avvertire i clienti di questo non trascurabile difetto.

In riviera, nel Centro Italia e a al Sud il discorso cambia: si possono avere i più monumentali e incantevoli esemplari di Bouganville che si possano sognare. Quindi in questi casi è una pianta veramente raccomandabile. Al Nord invece non fatevi incantare dalla sua bellezza. Quando come una moderna Sirena di Ulisse cercherà di ammaliarvi dal suo bancale tirate dritto, lasciate perdere, iniziate a correre, scappate via. Perché la tentazione di portarla a casa sarà davvero forte.

E io lo so molto bene: con lungimiranza da talpa miope pochi giorni fa ho comprato una Bouganville per la mia casetta milanese. Sì lo ammetto, l’ho comprata, ho ceduto alla tentazione. Un po’ mi vergogno, ma si sa, l’amore è cieco. Ora non mi resta che sperare nell’effetto serra. Mi sembra il minimo: con tutte le angosce che questo orribile fenomeno da che almeno serva a far sopravvivere la mia bouganville.

La Bougainville è sud americana, spontanea nella fascia tropicale e sub tropicale; è un rampicante vigoroso e di veloce accrescimento. Quelli che sembrano gli splendidi fiori sono in realtà delle brattee, ovvero delle foglie che circondano il fiore vero e proprio, di per sé insignificante. Queste foglie modificate possono essere di diversi colori nelle varie specie: esistono viola, bianche, arancioni, rosse e gialle. In Italia le specie a “fiore” viola sono di gran lunga le più diffuse.

Il genere Bougainvillea conta 14 specie e deve il nome all’esploratore francese Monsieur De che la prelevò a Rio de Janeiro e malvagio la deportò in Europa nell’800. Qui, dato il clima, non ebbe vita facile, solo nelle zone più miti riuscì ad acclimatarsi e a proliferare.

Insomma è una pianta veramente difficile, se decidete di comprarla prendete tutte le misure necessarie per farla sopravvivere all’inverno e comunque siate fatalisti: tante volte è il destino a scegliere e noi possiamo solo stare a guardare.


(03/05/2006)