IL FANTASTICO MONDO DEI SOGNI. CAPIRE E INTERPRETARE
SABINA RELLINI

La vita onirica è ancora un qualcosa di misterioso, inconosciuto in tutta la sua complessità. Ce ne parla nel suo libro Sabina Rellini.

di Livia Bidoli
Ognuno di noi si chiede spesso quale significato abbiano i nostri sogni e come poterli comprendere. Spesso con l’aiuto di un amico abbiamo provato ad interpretarli come dei fenomeni chiarificatori della nostra vita: una specie di lanterna di Diogene. Questo libro non solo ci spiega come fare a capirli, ma ne traccia anche la storia.

La vita onirica è uno degli enigmi insoluti dei nostri tempi: nonostante l’evoluzione scientifica proceda speditissima, il sogno rimane un mistero. La fase di tempo durante la quale sogniamo si chiama fase R.E.M: Rapid Eyes Movement (rapido movimento degli occhi), e può durare da pochi minuti ad un paio d’ore nella media. Questo periodo di sonno profondo ci è assolutamente indispensabile: è stato dimostrato infatti che la deprivazione da sonno e dei sogni in particolare può condurre, se prolungato, ad allucinazioni e a stati maniacali.

Il sogno è quindi fisiologico alla nostra natura di uomini ed ha una sua funzione specifica in psicologia: ovvero di far esprimere le istanze insoddisfatte durante la veglia. Oppure, e questo mi sembra più completo, di rivelare la natura dell’uomo nella sua interezza, compreso l’inconscio.
L’inconscio secondo Freud si chiama Es mentre secondo Jung è l’Ombra: ambedue però lo identificano con la natura primordiale e istintiva nell’uomo, con le pulsioni allo stato puro.

Queste stimolano l’uomo a prenderle in considerazione attraverso il sogno oppure l’incubo, la faccia negativa del sogno. L’incubo però svolge un compito indispensabile: avverte l’uomo dei pericoli che sta correndo e lo porta a fare attenzione ai passi da compiere per non incorrervi. Somiglia molto ad un detonatore della crisi: facendola scoppiare in qualche modo ne accelera la soluzione.
Sia l’incubo che i sogni hanno influenzato creativamente molti artisti e scrittori, ma anche matematici e scienziati. Il chimico russo Mendeleev in sogno trova il sistema per ordinare tutti gli elementi in una tavola periodica; Raffaello Sanzio vede in sogno la Madonna che dipingerà il giorno dopo; Strawinskij compone i brani musicali salienti di L’uccello di fuoco e La sagra della primavera dopo aver sognato un rito pagano.

Fra gli scrittori i casi sono innumerevoli, a cominciare dall’incubo di Dracula per Bram Stoker; Coleridge dopo un sogno ad occhi aperti compone il poema Kubla Kahn, su un palazzo incantato. Paul Mc Cartney compone ben tre celebri canzoni in seguito ad un sogno: Let it be, Yellow Submarine e Yesterday.

Il sogno diventa ispirazione per i surrealisti: da Dalì e Magritte a Tanguy. Dalì sperimentò anche nel cinema la potenza onirica, sceneggiando Un cane Andaluso (1929) con Luis Buñuel. In questo film come in altri di Buñuel c’è una continua oscillazione tra realtà e sogno. Stanley Kubrick nel 1999 diresse il suo ultimo film Eyes Wide Shut, tratto dal romanzo Doppio sogno (1926) di Arthur Schnitzler. Qui i sogni presentano addirittura delle parabole corredate di chiavi per interpretare la realtà, piuttosto sconcertante, di quello che sta verificandosi.

Tutti i popoli con la loro arte hanno cercato di dare una spiegazione ai sogni e tuttora la cercano. Noi tutti possiamo dire di sentirci in questo caso come Chuang Tze, un antico filosofo e scrittore cinese (IV-III secolo a.C.) che, ripreso da Borges, scriveva: “Chuang Tze non sapeva se era Chuang Tze che aveva sognato di essere una farfalla, o invece una farfalla che sognava di essere Chuang Tze”. Possiamo però continuare a volare come la farfalla della copertina, (dipinta da Odilon Redon), sulle ali dei nostri sogni.



Il fantastico mondo dei sogni
Sabina Rellini
Universale EDUP, Roma
Pagine: 252
Prezzo: Euro 12


(15/01/2007)