MASSAGGIO METAMORFICO. CAMBIARE IN PUNTA DI PIEDI
Massaggiare testa, mani e piedi aiuta a diventare se stessi: ce lo insegna la riflessologia.
di Daniela Mazzoli
L’attualità dei nostri comportamenti e persino di certi nostri “difetti” fisici hanno origini molto lontane: risalgono addirittura all’epoca del concepimento e poi della gestazione.

Fu un neuropata, Robert St. John, a scoprire negli anni ’50 la connessione tra mente e corpo in alcuni suoi pazienti con disturbi visivi. Constatò, cioè, che alcuni problemi della vista erano legati ad atteggiamenti psicologici e decise di approfondire quest’intuizione: osservando una serie di soggetti giunse alla conclusione che i comportamenti adulti avevano inizio dal concepimento e che, disegnando la pianta dei piedi dei suoi pazienti e mettendola a confronto con quella di persone sane, si potevano notare tensioni lungo il bordo interno dell’arco plantare (che corrisponde al punto riflesso della colonna vertebrale).

La teoria, poi verificata e derivata in parte dalla medicina olistica e dalla riflessologia, è che dal momento della gestazione si creano nell’individuo blocchi emotivi capaci di determinarne la personalità.
Questi blocchi impediscono la realizzazione dell’individuo, ne impediscono la crescita, ne ostacolano la serenità. E soprattutto, arrestando il flusso di energie personale, tendono col tempo a generare patologie di vario genere. Il massaggio metamorfico si pone come scopo quello di liberare da questi blocchi.

Ma in cosa consiste esattamente il massaggio metamorfico? E’ una tecnica molto dolce e facile da praticare, che permette di ritrovare forza e motivazioni e di attuare appunto una ‘metamorfosi’ all’interno della propria vita.

Si agisce su piedi, testa e mani con un leggero massaggio circolare. I piedi sono infatti la sede del movimento, le mani dell’azione, la testa del pensiero: le tre funzioni che caratterizzano l’essere umano.

Il massaggio è un tocco lieve che va praticato per circa un’ora. E’ molto utile sia alle donne in stato di attesa che ai bambini appena nati: le prime vengono guidate così ad una gravidanza senza traumi, i secondi a godere di una maggiore tranquillità (è bene praticarlo ad esempio se il bambino ha crisi di pianto o non riesce a dormire).

In generale il massaggio metamorfico non ha controindicazioni ed è facile da apprendere. Esistono corsi anche brevi che consentono di avvicinarsi a questa tecnica. Se invece ci si vuole sottoporre alla terapia come pazienti è sempre bene affidarsi a persone competenti e non improvvisate; che sappiano, insomma, dove mettere le mani!


(08/05/2007)