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Sonno 

 
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IL SONNO: QUEL MISTERIOSO COMPAGNO DI VITA
Di notte e, a volte, di giorno, ci accompagna silenzioso, ma potente. Lo desideriamo e lo respingiamo. Seducente e misterioso, il Sonno ci invita a scoprire i suoi segreti...

Francesca Giomo

Cos’è quella cosa che ci cattura tutte le notti, che ci accompagna dall’inizio alla fine della nostra vita, che amiamo e detestiamo allo stesso tempo, che è fonte di vita e, a volte, assomiglia così tanto alla morte?

E’ il Sonno, questo misterioso compagno, che si appropria di noi, ci invade e ci doma, ma che non siamo ancora riusciti a decifrare nella sua vera essenza.

Scienza, psicologia, psicanalisi, filosofia e religione non sono bastate e non bastano tutt’ora a spiegarlo, a dargli una forma.
Per questo forse continua a occupare pagine di poeti antichi e contemporanei, ad essere soggetto di studi, ricerche e ipotesi.

Nell’antichità la divinità del sonno era Hypnos, da cui deriva oggi il termine Ipnosi. Il Sonno sembra essere, fin dalle origini, la parte più “dolce” della scoperta della nostra ombra, del nostro indecifrabile “dentro”. Questa la descrizione che ne fa Ovidio nelle Metamorfosi: ”O Sonno, signore della quiete, o Sonno, il più placido degli dei, che sei pace per il cuore e non conosci affanni, che ristori i corpi stanchi delle loro pesanti occupazioni e li rendi atti alla nuova fatica...”(Tratto dal libro XI, vv. 592-649).

Hypnos è figlio della Notte, nato da un parto gemellare insieme a Thanatos, la morte. La Notte e la Morte sono la sua “famiglia” e con loro vive in un luogo buio, nascosto, mai illuminato dai raggi solari. Al contrario di Thanatos, che induce gli uomini a un riposo “eterno”, a una vita nell’Ade, Hypnos, il Sonno, li addormenta dolcemente con una verga magica, accompagnandoli nell’esplorazione di realtà parallele.

I sogni accompagnano Hypnos nei suoi viaggi; la divinità dei sogni è suo figlio Morfeo, che si mostra a coloro che dormono sotto molteplici aspetti, forme, figure…Morfeo, che dal greco morphe, infatti, significa “forma”, è la divinità della “meta-morfosi”, della trasformazione. Il sogno compare e scompare, è un continuo divenire, durante e dopo la notte. I nostri sogni mutano nel racconto e prendono la forma del momento, non sono catturabili. Allo stesso tempo il sonno e il sogno sono “cura”, e allora come oggi sono “consiglieri”, sono fonte di “vita”, di “rinascita”, di “risveglio”, sono “momenti di essere” cui non possiamo rinunciare.

Per questo bisogna parlarne, per questo bisogna essere coscienti della loro importanza. E ci è sembrato giusto parlarne ora, che è Primavera, che è il momento del risveglio della vita, che è il momento delle metamorfosi

Terranauta cercherà di trattare l’argomento da un punto di vista non solo “letterario – poetico”. Un amplio corredo di discipline si è, infatti, come già detto in apertura, occupato largamente di tale tematica. Basti pensare all’attenzione “scientifica" sul sonno e sui sogni che é nata a seguito degli studi di S. Freud e G. Jung. Oggi importanti ricerche fanno del Sonno uno straordinario metodo di “guarigione naturale”. In questo nostro quarto dossier, spero avremo modo di occuparci della intrigante tema in modo esaustivo, senza escludere nessun ambito di ricerca.

Ritengo, infatti, che il Sonno faccia parte di quelle tematiche dalle incredibili potenzialità, poli di attrazione di filosofi, religiosi, poeti, letterati, scienziati nel senso più esteso del termine.
Esso, infatti, svela la fragile linea di confine che vi è tra il conosciuto e l’inconoscibile.


(25/03/2005) - SCRIVI ALL'AUTORE


  
  
 
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