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Praticare con il corpo significa allenarsi bene e con assiduità, curando ogni particolare, assimilare con l’intero “essere” tutte le tecniche e acutizzare tutti i sensi e le sensazioni fisiche durante gli esercizi per la pratica.

Praticare con il cuore corrisponde a vivere il Tai Chi Chuan anche emotivamente, con “amore”, come se fosse un bambino da cullare e da far crescere.

Praticare con la mente, infine, vuol dire comprendere profondamente il significato di ogni tecnica, gesto o movimento, ma intende anche il raggiungimento della fusione tra “interno” (mente) ed “esterno” (azione) e l’uso del pensiero (meditazione attiva o dinamica) per consentire all’energia vitale di fluire nel corpo.

Da tutto ciò appare evidente come sia necessario ed essenziale mantenere sullo stesso livello le tre componenti: fisica, emozionale, mentale. Inoltre, nella nostra “scala virtuale”, per arrivare in cima è necessario passare per le tre tappe fondamentali: Ching, Chi, Shen.

Ching è il livello di abilità che si raggiunge solo esternamente; le posizioni, i movimenti e il grado tecnico sono buoni, ma manca ancora l’ottimizzazione e l’uso corretto dell’energia vitale interna.
Chi significa aria, respiro, ma anche energia vitale interna.
È la componente fondamentale dell’universo che si manifesta anche sulla Terra.
Le nubi, il vento e l’aria contengono il Chi, così come gli esseri umani. Il respiro è Chi, ma Chi è più che aria: è la forza vitale che ci mantiene vivi. I cinesi ritengono che, come il sangue, il Chi pulsi in modo simile ma distinto nel nostro corpo.

In questo livello il praticante sa controllare la respirazione ed è in grado di canalizzare e di utilizzare l’energia interna come fonte primaria di ogni sua azione.

Shen, o “divina maestria”, si può definire lo stadio finale, il livello superiore di energia spirituale e mentale, la forma più “raffinata” di energia. Chi raggiunge questo livello è come se fosse diventato, in un certo senso, il Tai Chi Chuan stesso: l’uomo e l’arte che si fondono insieme.
Il Tai Chi Chuan e gli altri Stili interni sono fortemente influenzati dal Taoismo.

Mentre il Confucianesimo sottolinea il ruolo dell’uomo nell’ordine sociale, il Taoismo insegna che l’uomo dovrebbe vivere in armonia con la Natura realizzando con essa un rapporto fondato sull’osservazione e sulla progressiva assimilazione agli esseri e agli eventi del mondo naturale.
Sebbene la dottrina del Taoismo venga attribuita a Lao Ce (che scriveva intorno al 300 a.C.), non vi sono dubbi che le idee espresse nella sua opera, il Dao De Jing, siano di origine molto più antica.


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