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TAI CHI CHUAN: LA CONSAPEVOLEZZA DEL MOVIMENTO
Dalla saggezza della lontana Cina un antico metodo di ginnastica energetica per la salute e la longevità, oggi conosciuto e praticato anche in Occidente.

Marco Caso

Si narra che un giorno il monaco taoista esperto di Arti Marziali Chang San Feng (Cina, XIII-XIV secolo) si trovò casualmente ad assistere al combattimento tra una gru e un piccolo serpente. Osservando come il serpentello riusciva a sottrarsi abilmente con movimenti sinuosi, lenti ma continui, agli attacchi a colpi di becco, secchi e precisi, dell’uccello contrattaccando con fulminea rapidità, il monaco comprese come i movimenti circolari e continui siano spesso più efficaci di quelli rettilinei e ininterrotti.

Si rese anche conto che, in un combattimento, la morbidezza e la flessibilità prevalgono sulla durezza e sulla forza, come già secoli prima aveva insegnato il famoso filosofo cinese Lao Tsu (o Lao Ce nel metodo fonetico di trascrizione pinyin).
Secondo la leggenda, dopo questa esperienza, Chang San Feng creò il Tai Chi Chuan (o Tai Ji Quan sempre a seconda della traduzione), che letteralmente significa “pugno del Supremo Fondamento” , basato sulle leggi che regolano l’alternarsi e l’interazione di quelli che, per i filosofi cinesi, sono i due principi base dell’universo: lo Yin (il principio negativo, femminile) e lo Yang (il principio positivo, maschile).

Gli stili principali del Tai Chi Chuan sono tre: il Wu, lo Yang ed il Chen.
Esistono, inoltre, altri due famosi Stili interni che utilizzano gli stessi principi del Tai Chi Chuan: lo Yi-xiang (o Yi-Chuan) e il Ba Gua (o Pa Kua).
Il Tai Chi Chuan, rimasto segreto per molti secoli, inizialmente veniva insegnato solo nell’ambito famigliare o ai pochi allievi prescelti (come è avvenuto per molte altre Arti Marziali cinesi).

Solo verso la fine dell’Ottocento e la prima parte del Novecento esso comincia a diffondersi in tutta la Cina in particolare come metodo di ginnastica energetica per la salute e la longevità.
Oggi sono in molti a conoscere e praticare il Tai Chi Chuan non solo in Cina, ma anche nel resto del mondo (molti grandi Maestri si sono trasferiti in Europa e in America).

Il Tai Chi Chuan, comunque, non deve essere considerato solo come un semplice metodo di ginnastica dolce poiché, per praticarlo, è necessario porsi in un particolare stato fisico e mentale. La respirazione è addominale, profonda e lenta; il corpo sciolto e rilassato, la mente cosciente ma “vuota” (cioè priva di pensieri negativi come ansie, preoccupazioni, paure, ecc.). È la mente (Shen), infatti, che guida la respirazione e il fluire dell’energia vitale interiore (Chi) e che mantiene l’equilibrio tra Yin e Yang. In questo stato meditativo possiamo sentire la nostra mente e il nostro corpo perfettamente rilassati e in armonia con l’energia dell’universo. Per tale motivo il Tai Chi Chuan è stato anche definito una forma di meditazione dinamica e chiamato da molti Yoga cinese.

Per descrivere bene il Tai Chi Chuan spesso lo si paragona ad una scala costituita da tanti gradini che vanno saliti lentamente, pazientemente e saggiamente attraverso la guida di un Maestro esperto, un costante allenamento e una dedizione quotidiana.
Per fare questo, però, è importante praticare il Tai Chi Chuan con il corpo, con il cuore e con la mente.


  
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