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PARLIAMO? RIFLESSIONI AL FEMMINILE SUL TEMA
Tratto da ESTETICAMENTE N° 6

Dall’epoca preistorica della clava a quella del telecomando, le donne amano perdersi nei tortuosi sentieri delle loro storie, parlare del proprio uomo, analizzando minuziosamente la vita di coppia. E se l’altra metà della Mela fosse una Pera?…

Donatella Cerulli

Casalinghe o manager rampanti, single, in coppia o canonicamente sposate, giovani o meno giovani... comunque donne accomunate da un unico argomento di conversazione: l’uomo!
Mettete insieme due donne e queste, indipendentemente dal ceto sociale e culturale, dallo schieramento politico o confessionale, prima o poi finiranno con il parlare di fidanzati, di compagni, di mariti, di amanti...

Le donne... che strano universo, davvero... Pronte a partire senza timore per una guerra all’altro capo del mondo, candidate Nobel per l’astrofisica o per la medicina, agguerrite politiche in un’aula del Parlamento o in una piazza, “vigilesse” senza cuore appostate all’angolo di una strada, indisciplinate “tassinare”, spietate combattenti su un ring di kick boxing o full contact... le donne, quando parlano di uomini, sotto gli influssi di una beffarda magia, dimenticano anni di lotta femminista, picchettaggi, cortei e contestazioni ed eccole lì... solo donne, solo la “metà di una mela”...

Non importa perché, dove o quando si incontrino: inevitabilmente il discorso scivola, anzi precipita inesorabile sui “grandi assenti”, gli uomini. Loro, gli uomini, no. Discutono di sport, di affari, di politica, di grane d’ufficio, di automobili, certamente di donne, ma non della “loro” donna.
Navigatore solitario di tranquille acque sentimentali, il sesso forte non ama avventurarsi sulle rotte del dubbio e del tormento freneticamente percorse, invece, da ogni donna che per sentirsi davvero felice ha bisogno di essere infelice.

Confortate da un male comune le donne, nel parlare di uomini, si trasformano all’istante in prefiche greche pronte a levare alto il lamento sulle ceneri del loro rapporto di coppia, persino su quello il cui ricordo si perde nella notte dei tempi... Sono “io” la più tradita, la più trascurata, quella che in casa fatica di più, che pensa a tutto, quella che “se non ci fossi io, vorrei proprio vedere come farebbe”... insomma, quella che soffre di più!
Lui ci ha regalato un brillante? Lo ha fatto per soffocare i suoi sensi di colpa. Si offre di darci una mano con i figli o nelle faccende di casa? Chi sa cosa nasconde... Ci chiama sei volte al giorno? Nel migliore dei casi è un “geloso ossessivo”, nel peggiore è perché vuole tenerci sotto controllo per essere libero di sfarfalleggiare...


  
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