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L'ACQUA, ORO BLU
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Laura Sarotto
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L’acqua per noi, oggi, è un elemento scontato. È sufficiente aprire il rubinetto per vederla scorrere in grande quantità. La utilizziamo per la nostra igiene personale, per lavare i piatti, l’auto, i pavimenti. E gli esperti di bellezza ci consigliano di berne il più possibile, almeno un litro e mezzo, due, al giorno. Del resto è di acqua che gran parte del nostro corpo è costituito, ed è grazie a essa che meglio si idrata. In fondo la Terra è composta soprattutto di acqua proveniente dal mare, dai fiumi, dalle calotte polari. Sembra un controsenso pensare che gran parte della popolazione mondiale, oggi, non abbia accesso all’acqua.
Eppure è la realtà. Stiamo attraversando in questi anni una forte crisi dell’acqua che, viste le attuali tendenze, non accenna a migliorare ma induce piuttosto a formulare ipotesi pessimistiche.
L’acqua e la Terra
Che la Terra sia quasi del tutto ricoperta d’acqua non è certo un segreto per nessuno. Tuttavia circa il 97,5 per cento di questa acqua appartiene al mare e, dunque, è salata. Soltanto il 2,53 per cento dell’acqua del mondo è per così dire dolce, in teoria utilizzabile dall’uomo per sopperire ai suoi bisogni. Tuttavia di questa piccola percentuale, i due terzi appartiene a ghiacciai e alla neve permanente: di acqua a cui l’uomo ha propriamente accesso ne rimane ben poca. La maggior risorsa proviene dalle precipitazioni, ma i cambiamenti climatici combinati a una cattiva gestione della risorsa idrica fanno sì che in gran parte del mondo l’acqua scarseggi e rapprensenti un problema grave e una minaccia per la vita.
La maggior parte dell’acqua dolce che abbiamo a disposizione viene costantemente sottoposta agli sprechi personali, agricoli e dell’industria, che contribuisce non poco a inquinare questa preziosa risorsa rendendola inutilizzabile. All’inquinamento e alla mancanza di una corretta amministrazione si aggiungono i cambiamenti che il clima sta avendo da diversi anni a questa parte. Se in alcune zone del mondo piove di più, altre, come le zone tropicali e sub tropicali, vedranno probabilmente nel corso degli anni diminuire le precipitazioni. La desertificazione che sta avvenendo in certe parti del pianeta non aiuterà a risolvere questo delicato quanto vitale problema.
Popolazioni all’asciutto
Moltissimi sono i paesi a dover fronteggiare il problema dell’acqua, anche tra i più insospettabili (per citarne alcuni: Israele, India, Cina, Bolivia, Canada, Messico, Ghana e Stati Uniti). Tuttavia, le popolazioni che maggiormente vivono la crisi dell’acqua, e in cui la risorsa idrica scarseggia maggiormente, sono proprio le più povere, appartenenti principalmente alle nazioni dei cosiddetti Terzo e Quarto Mondo. Un rapporto sullo sviluppo delle risorse idriche delle Nazioni Unite (WWDR– World Water Development Report), da cui questo articolo prende spunto, segnala che addirittura il 50 per cento della popolazione che vive nei paesi in via di sviluppo è esposta ad acqua inquinata.
Le cifre parlano di almeno un miliardo e mezzo di persone che soffrono la sete e non hanno accesso all’acqua pulita. Numeri allarmanti, soprattutto se si pensa che gli esperti ritengono che nel corso di questo secolo siano destinati a incrementarsi drasticamente. Le persone che rimarranno senz’acqua saranno dai due miliardi (secondo una visione ottimistica) ai sette miliardi.
Già oggi la scarsità d’acqua è un problema da non sottovalutare, che coinvolge numerosi popoli e che causa una serie incredibile di conseguenze.
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