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L'inquinamento atmosferico in generale, e quello in agglomerati urbani in particolare, è dunque originato dall'impiego di combustibili, ma i prodotti gassosi propri della combustione non sono gli unici inquinanti perché anche molte altre impurezze presenti nei combustibili, o generate dai processi di combustione, sono responsabili di variazioni della composizione dell'aria atmosferica e, nella maggioranza dei casi, di specie chimiche dotate di elevata tossicità.

Tralasciando gli inquinanti “classici” oramai a tutti noti (ossidi di carbonio, ossidi di zolfo, ossidi di azoto, smog fotochimico etc.), i principali fattori responsabili della contaminazione dell'aria in aree urbane possono essere riassunti, molto brevemente, nei seguenti punti:

a) impianti di combustione (riscaldamenti domestici, inceneritori di rifiuti, e/o, più in generale, qualsiasi processo di combustione);

b) traffico veicolare motorizzato.

Per quanto riguarda la pericolosità dell'inquinamento atmosferico presente in aree urbane questa non è soltanto dovuta al tipo di combustibile impiegato quanto alla densità di impianti a combustione presenti e all’imperfetta conduzione degli impianti termici di qualsiasi tipo (riscaldamento, traffico veicolare etc.) che, non consentendo una combustione totale, provocano l'immissione nell'ambiente di materiale parzialmente o totalmente incombusto in diversi stati di aggregazione (solido, liquido ed aeriforme).

Nell'aria urbana è quindi quasi costantemente presente un “inquinamento di fondo” collegato principalmente alle immissioni provenienti dal traffico motorizzato e dal riscaldamento domestico, nonché da polveri provenienti da cantieri, dal manto stradale e da abrasioni conseguenti ad attriti (pneumatici sull’asfalto e sistemi frenanti contenenti, o meno, amianto).

Recentemente ha destato ulteriore preoccupazione per la salute dell’uomo la presenza nell’atmosfera di materiale non gassoso, ma molto finemente disperso (aerosol), presente soprattutto in grandi agglomerati urbani, oltre che in effluenti provenienti in prossimità d’insediamenti produttivi di diversa natura, molti dei quali spesso localizzati alla periferia della città (anziché essere dislocati in zone isolate e lontane dagli insediamenti urbani).

Per la sua complessità, l’argomento sarà trattato in due articoli (il primo linkabile qui a destra, il secondo reperibile su Natura&Benessere N. 12) nei quali verranno, sia pure molto sommariamente, menzionati i più rilevanti pericoli per la salute pubblica, rappresentati da idrocarburi aromatici policiclici (che sono anch'essi, a temperatura e pressione ambiente, solidi) e da semplici idrocarburi aromatici (monociclici), caratterizzati da proprietà tossicologiche analoghe ai precedenti e da particelle solide aerodisperse di varia natura.


(26/10/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


Conoscere la terra che abiti è benessere

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