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INQUINAMENTO ATMOSFERICO NELLE GRANDI CITTA'
Tratto da NATURA & BENESSERE n° 11

Interessa milioni di persone costantemente: è il problema dell’inquinamento atmosferico che colpisce i grandi agglomerati urbani, dove viene aggravato dall’intenso traffico autoveicolare e dal riscaldamento domestico.
Abbiamo chiesto al prof. Botrè di illustrarci brevemente la natura del problema ed i possibili rischi associati alla presenza di alcuni fra i più significativi e pericolosi contaminanti dell’aria presenti in agglomerati urbani intensamente popolati.

Claudio Botrè

Il problema dell’inquinamento atmosferico in grandi agglomerati urbani, associato all’intenso traffico autoveicolare e, nel periodo invernale, acuito dal riscaldamento domestico, interessa direttamente e quotidianamente milioni di persone.

Anche se molto è stato detto e scritto su tale argomento non è casuale il fatto che con periodica frequenza l’argomento sia riproposto da quotidiani che denunciano inadempienze ed omissioni di diverso ordine e gravità da parte degli organi per Legge preposti al monitoraggio della qualità dell’aria atmosferica e, per essa, alla salvaguardia della salute pubblica.

Abbiamo chiesto al prof. Botrè di illustrarci brevemente la natura del problema ed i possibili rischi associati alla presenza di alcuni fra i più significativi e pericolosi contaminanti dell’aria presenti in agglomerati urbani intensamente popolati.

L’esposizione degli organismi viventi all’atmosfera rappresenta un’interazione continua e costante che si protrae ininterrottamente per tutta la vita.

Nell’uomo, per esempio, i polmoni inspirano ed espirano circa ventimila litri di aria al giorno per assicurare all’organismo l’indispensabile apporto di ossigeno e la conseguente eliminazione di anidride carbonica. Ma assunzione di aria significa anche assunzione di tutte le specie chimiche che la compongono, ivi compresi gli inquinanti presenti e, con essi, anche l'inevitabile assunzione di rischi per la salute di diverso ordine e grado.

L’inquinamento atmosferico è causato da innumerevoli attività umane responsabili di effetti assolutamente innaturali, che sono in grado di provocare gravi patologie all’uomo e di alterare gli equilibri ecologici nell’intera biosfera.

In riferimento alla composizione dell’aria “pulita” fin dal 1968 (Commissione CEE 08.03.1968) era stata deliberata la seguente definizione: inquinante atmosferico è qualsiasi sostanza la cui presenza sia estranea alla composizione normale dell’aria stessa, ovvero si determini una variazione nelle proporzioni dei componenti tali da provocare effetti nocivi.

Per una classificazione dell'inquinamento atmosferico si è soliti distinguere le più importanti fonti di inquinanti atmosferici secondo la seguente classificazione:

- impianti di combustione (riscaldamenti domestici, centrali termoelettriche, forni e generatori di calore con combustibili, inceneritori di rifiuti, qualsiasi processo di combustione);

- impianti tecnologici (i diversi tipi di impianti industriali);

- traffico aereo e traffico veicolare motorizzato.


  
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