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Gli studi e la ricerca della Rolf sul tessuto connettivo, il più plastico e malleabile secondo la dottoressa newyorkese, hanno consentito oggi una sempre maggior diffusione della tecnica del Rolfing, praticata in tutto il mondo: dal Brasile e l’America del sud, agli Stati Uniti, all’Europa, al Sud Africa. Basti pensare che solo nel 2000, si contavano 1000 Rolfers e Movement Practitioners in tutto il mondo. Il "Rolf Institute of Structural Integration" nel Colorado, svolge tutt’ora ruolo nodale come organizzazione professionale per i Rolfers.

Un ciclo di Rolfing generalmente è rivolto a tutti coloro che avvertono disturbi muscolari, tensioni, contrazioni, causate da traumi o soltanto da abitudini sbagliate e comprende una serie di 10 sedute. Nelle 10 sedute il Rolfer seguirà una sequenza logica senza tralasciare nessuna delle fasce fondamentali localizzate in corrispondenza di: gabbia toracica, piedi e gambe, arti superiori , mani, fianchi, parte interna delle gambe, fasce profonde addominali e pelviche, parte posteriore del corpo, articolazioni e così via.

Ma qual è la principale differenza dagli altri tipi di massaggi?
Innanzitutto l’inopportunità di spalmare creme o oli sulla pelle del paziente, in quanto qui l’obiettivo è quello di “fare presa”, sciogliendo le fasce più tese proprio attraverso l’attrito. Come superare la sofferenza attraverso la sofferenza, insomma (forse è questo che rende le prime sedute più “sgradevoli”).

Poi durante tutto il ciclo, attraverso una manipolazione profonda dei tessuti "molli" e mediante un tipo di tocco deciso ma sensibile, si mirerà a raggiungere l'educazione al movimento e alla consapevolezza corporea. Obiettivo principale, quello di bilanciare la struttura del corpo umano nello spazio rispetto alla forza di gravità, riportando le diverse unità di cui è composto ad un allineamento verticale.

Fondamentale tecnica complementare al Rolfing, è poi il Rolfing-movement, ossia quel processo di apprendimento che si propone di inculcare nell'individuo un movimento economico, che assecondi la forza di gravità e che stabilisca e mantenga un rapporto corretto tra i vari segmenti corporei e tra questi e l'ambiente esterno. Gli strumenti utilizzati da un buon Rolf Movement Practitioner sono principalmente esercizi (di movimento attivo, di rilassamento, di percezione, di respirazione ecc.), manipolazione, verbalizzazione, ascolto. Attraverso questa educazione psico-fisica, il paziente sarà poi in grado di considerare la gravità non più come una costrizione, quanto come una forza amica, e ogni tipo di suolo non come un limite, ma come un sostegno.

I risultati?
Certo il Rolfing non farà di noi dei supereroi, né potrà sanare, qualora ci fossero, eventuali lacune o incongruenze psichiche, ma le statistiche confermano miglioramenti di prestazioni negli sportivi, e sensazione di “leggerezza” e armonia nella gente normale. Fatto sta che Rolfing e Rolfing-movement sono sempre più diffusi, anche in Italia, dove ci assicura l’ AIR (Associazione Italiana Rolfing) nel 2005 potremo finalmente avere training di Rolfing in Italiano.


(24/05/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


Prendersi cura del proprio corpo è benessere

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