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SUBWAY LETTERATURA 2004: TORNA IL JUKE-BOX LETTERARIO ALL’OMBRA DELLE METROPOLITANE
Milano, Roma, Napoli, queste le tre città coinvolte nell’iniziativa culturale che ha permesso ad artisti inediti di farsi conoscere tenendo compagnia ai pendolari italiani. Racconti e poesie raccolti su pagine in carta riciclata…all’ombra delle metropolitane.
Claudia Bruno

“Subway letteratura”, il concorso letterario giunto già alla sua terza edizione dopo quelle del 2002 e del 2003, torna quest’ anno con l’aggiunta importante di una sezione per la poesia, sfiorando oltre a Milano anche Roma e Napoli. L’iniziativa, curata da Davide Franzini e Oliviero Ponte di Pino e realizzata dall’Associazione Laboratorio E-20 con i patrocini e i contributi del Settore Giovani del Comune di Milano e del Consorzio nazionale COMIENCO e con i patrocini del Comune di Napoli e dell’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, ha offerto ancora una volta ai giovani scrittori italiani con età inferiore ai 35 anni l’opportunità di lasciarsi leggere ed apprezzare da un pubblico molteplice quale è quello che quotidianamente si ritrova a “pendolare” da una parte all’altra della città.

Il progetto, tra i cui principali collaboratori è l’ATM (Azienda Trasporti Milanesi), ha avuto inizio con il lancio del bando di concorso 2004 (avvenuto nel dicembre precedente) e passando poi per la fantasia e la passione di migliaia di partecipanti ha finito direttamente col riempire i cosiddetti Juke-Box Letterari, contenitori-distributori in cartone posizionati in corrispondenza delle principali fermate delle tre città durante il periodo maggio-settembre. I passeggeri delle metropolitane hanno potuto così scegliere e prelevare (gratuitamente) uno o più volumetti firmati dai giovani talenti. Racconti e poesie sono tutt’ora disponibili on-line, sul sito www.subway-letteratura.org.

Tra i volumetti, in totale 13, uno è dedicato alla poesia sul tema “Città sotto l’apparenza”, gli altri contengono ognuno un racconto diverso: “La studentessa minimalista”, “Fedeli alla riffa”, “(Pre)testi”, “Resti di me”…per citarne alcuni. Le opere scelte dalla giuria (composta da Caterina Bonvicini, Alessandra Casella, Giuseppe Culicchia, Luca Doninelli, Franz Krauspenhaar, Raul Montanari, Andrea Pinketts, Alessandro Zaccuri e dagli stessi Davide Franzini e Oliviero Ponte di Pino), recano all’inizio un’introduzione scritta da un membro della commissione volta a valorizzarne le particolarità. Inoltre ogni titolo è accompagnato dal numero di fermate metropolitane consigliate come necessarie per leggerne il contenuto.

Le pagine sono sempre dodici, i caratteri sembrano rimpiccolirsi e tenersi stretti se la storia è più lunga delle altre. Storie di vita amata, vissuta, odiata, squarci di pensieri che scorrono tra una fermata e l’altra della metro facendo morire anni in una manciata di secondi. Ma c’è di più, queste storie sono stampate su carta riciclata al 100% offerta da UPM.

Dunque, oltre alla volontà di rivoluzionare l’avvicinarsi del pubblico alla lettura sconvolgendone i tempi e i luoghi (o forse solo di adattare quell’approccio ad una realtà fatta di tempi inafferrabili e di non-luoghi), si nota un tocco di sensibilità verso le condizioni del nostro ambiente, che non guasta mai.



(07/10/2004) - SCRIVI ALL'AUTORE


Amare l'arte è benessere

  
  
 
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