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ECHINACEA
UN RIMEDIO CONTRO I MALANNI DI STAGIONE

Una pianta originaria del Nordamerica diventa nostra alleata contro i disturbi che giungono con i primi freddi.

Miriam Giudici

Insieme all'inverno ecco arrivare, puntuali, i tipici malanni stagionali: è tempo di procurarsi coperte di lana, caramelle per il mal di gola, e tonnellate di fazzoletti. Nessuno, in fondo, riesce a sfuggire a quella che è forse la malattia più conosciuta e comune: il raffreddore con i suoi classici sintomi, ovvero mal di gola, tosse e starnuti. Una malattia così diffusa anche grazie alla sua grande capacità di contagio: basta un breve contatto con una persona malata, il semplice respirare nello stesso ambiente, per contrarla a nostra volta.

Negli ultimi anni, grazie a studi e sperimentazioni soprattutto in area tedesca, si è riscoperto un alleato prezioso, e naturale, proprio contro queste malattie che interessano le vie respiratorie: l'echinacea, soprattutto nelle sue due varietà angustifolia e purpurea.
Si tratta di una pianta originaria del Nordamerica, della famiglia delle Asteracee, nota anche fra i Nativi per le sue proprietà benefiche contro tosse e mal di gola, e anche per i suoi effetti lenitivi e cicatrizzanti su ferite e ustioni.

La sostanza che è principalmente responsabile di queste proprietà è l'acido cicorico, dall'azione immunostimolante: aumenta infatti, secondo studi clinici, la capacità fagocitaria dei leucociti, ovvero quelle cellule che “mangiano” gli agenti esterni dannosi come i batteri. La nostra echinacea, poi, unisce a questi benefici anche poteri antivirali, antinfiammatori e cicatrizzanti.

Questa pianta, di cui si utilizza la radice in fitoterapia, è indicata soprattutto come strumento di prevenzione e per i primi stadi delle malattie descritte. Non è ancora chiaro se sia più efficace l'uso dell'estratto secco oppure il succo.

Per quanto riguarda l'azione preventiva di questa pianta, sembra che non sia indicato assumerla ininterrottamente allo scopo di crearsi uno “scudo” contro le malattie: un tale uso si è rivelato inutile, in quanto il corpo inizia ad abituarsi alla sostanza e ne annulla l'effetto. Meglio quindi assumerla secondo cicli di circa due settimane, da interrompere per un periodo equivalente: in questi casi si è registrata una diminuzione delle patologie minori, come riniti, sinusiti e tossi.

In Italia troviamo prodotti erboristici a base di echinacea sotto le forme più diverse: gocce, tavolette, opercoli, tintura madre, sciroppo... Come sempre in questi casi bisognerebbe consultare il proprio medico se si vuole assumere echinacea durante la gravidanza e l'allattamento, o se la si vuole somministrare a pazienti in età pediatrica.

Considerata una pianta non tossica, l'echinacea può comunque dare luogo, sia pur raramente, a reazioni allergiche, ed è controindicata se si soffre di disturbi del sistema immunitario.


(30/10/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


Prendersi cura del proprio corpo è benessere

  
  
 
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