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3) Il fascino dell’uomo appassionato…e il rovescio della medaglia

In un mondo in cui gli ideali sembrano aver perso consistenza, le passioni di ogni genere divengono sempre più tiepide e gli interessi dei più si riducono alla squadra del cuore e all’abbigliamento firmato, appare talvolta come un miraggio lui, l’uomo animato da una vera, forte passione per qualcosa di bello e di importante.

La sua dedizione assoluta alla causa lo fa apparire agli occhi femminili una specie di cavaliere senza macchia e senza paura, le energie che dedica al suo obiettivo lo elevano al di sopra della mediocrità diffusa e lo fanno rifulgere nella massa amorfa degli ignavi, accidiosi, indolenti uomini d’oggi.

Poiché le donne, si sa, si accontentano di poco, in mancanza di passioni grandi ed elevate – medicina, scienza, politica -, colpisce anche colui che sia in grado di entusiasmarsi per il suo lavoro o per un semplice hobby, quali uno strumento musicale, uno sport, la fotografia, l’informatica, il giardinaggio, ecc…, ovviamente praticati in prima persona e non guardati alla tv.

Come può non suscitare ammirazione l’entusiasmo che brilla nei suoi occhi quando parla del suo interesse dominante? Per dedicarvisi è in grado di affrontare qualunque sacrificio, fisico, morale ed economico, e in più studia, si documenta, si allena o si impegna senza tregua.

“Che uomo!” pensa l’ignara fanciulla, immaginando che un così instancabile eroe metterà lo stesso ardore in ogni aspetto della sua esistenza. Il problema sorge però quando lei prova a cambiare argomento, a discutere di qualsiasi altro tema: improvvisamente il suo sguardo diviene vitreo e perso, mentre lui, naufrago nell’oceano del più assoluto disinteresse, emette suoni gutturali e pronuncia interiezioni varie, ma nulla che assomigli sia pure vagamente ad una frase di senso compiuto.

Ecco l’amara scoperta: il principe azzurro intravisto è in realtà assai spesso un monomaniaco, i cui non troppo numerosi neuroni, interamente occupati dalla sua attività d’elezione, lo lasciano privo di ulteriori risorse cerebrali per affrontare altri aspetti dell’umana esistenza.
Una volta mangiata la foglia, il consiglio è: fuggire rapidamente o scoprire di condividere la sua stessa passione, fortunato caso nel quale sarete evitati come la peste da tutto il genere umano, ma di certo non vi annoierete mai!


(17/09/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


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