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BEVANDE DAL MONDO. IL GUSTO DI TERRE LONTANE
Rinfreschiamo l'estate con ricette provenienti da paesi lontani.

Miriam Giudici

In estate la voglia di una bevanda rinfrescante si accompagna anche al desiderio di provare qualche sapore diverso. Se il classico tè freddo o le bibite gassate hanno un po' stancato, ecco qualche proposta proveniente da diverse parti del mondo: si tratta di ricette antiche e tradizionali, a volte rinnovate con un tocco insolito o preparate in versione “estiva”.

Qualcosa di nuovo da gustare e da offrire agli amici, di facile preparazione e con ingredienti che sono diventati facilmente reperibili anche da noi.

Lassi (bevanda di yogurt) – Una ricetta antichissima proveniente dalla regione del Punjab e diffusa in tutta l'India: una semplice miscela di yogurt e acqua fredda (o ghiaccio), aromatizzata con spezie (soprattutto semi di cumino) o polpa di frutta. La versione tradizionale vorrebbe, per 250 ml di yogurt, un cucchiaino di sale: utile per reintegrare i sali minerali perduti sudando, ma forse lontano dal gusto occidentale. Si può allora sostituire il sale con un cucchiaino di zucchero di canna. Tutti gli ingredienti vanno frullati insieme.

Cherbat (bevanda alla cannella) – Un'idea dissetante che proviene dall'Algeria: far bollire in un litro d'acqua quattro stecche di cannella per un quarto d'ora circa; aggiungere tre cucchiai di zucchero e far bollire ancora per tre minuti. Filtrare, lasciare riposare e servire la bevanda fredda di frigorifero.

Tereré (bevanda a base di yerba mate) – Il mate è una sorta di tè del Sudamerica: si tratta di un'erba dalle proprietà diuretiche ed energizzanti che si beve in forma di infuso, o nel tradizionale recipiente chiamato bombilla, con la sua cannuccia munita di filtro, o preparato come noi prepariamo, appunto, il tè (in questo caso si chiama mate cocido). In Paraguay e nel nord-est dell'Argentina il mate servito freddo si chiama tereré: all'acqua calda del mate tradizionale viene sostituita acqua ghiacciata, a volte aromatizzata con limone, oppure un succo di frutta (ad esempio di pompelmo). Si può sempre addolcire con zucchero di canna.

Karkadè – Una bevanda proveniente dall'Africa, diventata popolare in Italia fin dai tempi della colonizzazione in Eritrea. Viene chiamato anche “tè rosso”, o “tè abissino”, e deriva dall'infuso dei fiori di Ibiscus Sabdariffa: dalle proprietà dissetanti, astringenti e vitaminizzanti, l'infuso di karkadè consumato freddo (ottenuto facendo bollire per dieci minuti due cucchiai di fiori di ibisco per quattro bicchieri d'acqua, poi filtrato, zuccherato e trasferito in una caraffa riempita di cubetti di ghiaccio) è perfetto per rinfrescare le giornate più torride.

Gulab Sharbat (sorbetto alla rosa) – Un'altra ricetta indiana, stavolta derivante dalla tradizione araba: dalla parola sharbat (“bibita fresca”) deriva appunto il nostrano “sorbetto”. Base della preparazione è lo sciroppo, ottenuto facendo sciogliere a fuoco lento 500 grammi di zucchero per mezzo litro d'acqua. Una volta raffreddato il composto, aggiungere due cucchiai di acqua di rose. Infine, versare due o tre cucchiai di sciroppo in un bicchiere, aggiungere ghiaccio tritato quanto basta, e mescolare: un sapore delicatissimo per una bevanda davvero dissetante e diffusa più o meno in tutti i paesi che hanno subito influenze islamiche.

Non resta che provarle per trovare refrigerio e assaporare suggestioni di terre lontane!


(18/07/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


Conoscere cosa mangi è benessere

  
  
 
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