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IN FORMA CON LA QUINOA. DAL SUD-AMERICA CON SAPORE
Dal Sudamerica una pianta dai semi gustosi e ricchi di proprietà nutritive.

Miriam Giudici

C'è da qualche tempo una nuova arrivata sulle tavole, passata soprattutto per le vie del commercio equosolidale e approdata da poco anche fra i banchi dei supermercati: la quinoa, pianta sudamericana dalle mille virtù.
Coltivata soprattutto in Cile e Perù, testimone della preziosa biodiversità delle specie vegetali di quelle terre, e conosciuta dagli Inca come “grano madre”, la quinoa è una pianta della stessa famiglia di spinaci e barbabietole (chenopodiacee), e non un cereale come molti pensano osservandone i semi, molto simili a quelli del miglio.

Sono infatti i semi la parte commestibile della quinoa: contengono numerose sostanze nutritive importanti per il nostro corpo, come proteine vegetali e minerali (fosforo, manganese, potassio), che rendono la quinoa un ottimo ingrediente per una dieta vegetariana o vegana.
In più, la quinoa non contiene glutine, e questo la rende un alimento ottimo per chi soffre di celiachia: la versatilità di questi semi e il loro prestarsi a diverse ricette rappresenta sicuramente una buona alternativa per chi deve essere particolarmente selettivo sulla sua alimentazione, e cominciano ad esserci in commercio anche farina e pasta secca a base di quinoa.

La quinoa, abbiamo detto, si presenta come simile al miglio, o ai grani di cous cous: e per certi versi il metodo-base di preparazione può essere paragonabile. I grani di quinoa infatti hanno bisogno di una cottura di 15/20 minuti in acqua bollente, e assorbendo il liquido si aprono e si gonfiano molto: una dose di 70 grammi a persona, pesati a secco, è infatti sufficiente per la porzione finale.

E come il cous cous, o come il riso, la quinoa può essere preparata come semplice accompagnamento di carni e verdure se calda, o come base per un'insalata se fredda. Ma il modo più diffuso per cucinarla è molto simile a quello con cui si prepara il risotto: preparato in una casseruola un soffritto, si versa la quinoa e la si copre con brodo vegetale o di carne, facendo assorbere tutto il liquido e continuando ad aggiungerlo finché non si arriva al grado di cottura voluto. Nel frattempo, insieme alla quinoa possono cuocere verdure di stagione: zucchine, piselli, fagiolini...

Ma la quinoa può riservare altre sorprese. Una volta bollita in acqua e scolata può diventare anche una base per insolite frittelle: un paio di cucchiai (misurati a secco) uniti a un uovo sbattuto e condito con sale, pepe ed erbe aromatiche costituiscono una pastella che non si sfalda nell'olio di frittura, e il risultato sarà estremamente leggero, perché i semi rigonfi risultano sotto i denti croccanti e simili al riso soffiato.

Sempre la quinoa bollita, unita a zucchero, mascarpone e aromi o liquori a piacere, diventa la base per creme dolci da fare addensare in frigorifero e da accompagnare a piacere con salse dolci, frutta, scaglie di cioccolato.

La quinoa è un alimento molto digeribile, adatto ad adulti e bambini, ma attenzione: prima di ogni uso in cucina è importante lavarla a lungo sotto l'acqua corrente, muovendola in un colino o strofinandola tra le mani. Questo perché – anche se i produttori solitamente sottopongono i semi allo stesso processo prima di essiccarli – la quinoa è naturalmente rivestita di una sostanza amara e poco digeribile chiamata saponina, che serve a proteggerla dagli attacchi degli uccelli.

Un momento preliminare per la preparazione, un piccolo supplemento di fatica che però ci lascia fra le mani un alimento prezioso e dai mille usi.


(22/06/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


Conoscere cosa mangi è benessere

  
  
 
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