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UN CENTRO SPORTIVO APERTO A TUTTI
NASCE A ROMA IL TRE FONTANE

L’Italia non è certamente un’isola felice per coloro che hanno un qualsiasi tipo di handicap. Le strutture per l’accoglienza e la riabilitazione sono poche e spesso non adeguate ai disagi esistenti.

Janet De Nardis

Negli Stati Uniti d’America, ma anche in molti paesi del Nord Europa i disabili possono godere di maggiori privilegi svolgendo una vita “normale”, potendo essere autonomi in molte cose, soprattutto negli spostamenti da un luogo all’altro. Ciò è possibile ad esempio grazie a strade concepite per il passaggio delle “sedie a rotelle”, con le quali i disabili possono anche salire su autobus e altri mezzi di trasporto.

Oggi, anche in Italia si sta sviluppando una maggiore consapevolezza circa la necessità di superare molti disagi esistenti attraverso strutture all’avanguardia come il progetto di riqualificazione del Centro Sportivo delle Tre Fontane di Roma per la realizzazione del primo vero polo sportivo multifunzionale rivolto ai disabili.

Ad occuparsene è il Comitato Italiano Paraolimpico, ovvero l’ente individuato dallo Stato quale responsabile dello svolgimento della pratica sportiva da parte della popolazione disabile a qualunque livello e per qualsiasi tipologia di disabilità e dunque, quale soggetto deputato a riconoscere e coordinare le Federazioni, le organizzazioni e le discipline sportive riconosciute dal Comitato Internazionale Paraolimpico (IPC) e dal Comitato Internazionale Olimpico (CIO).

L’attuale impianto sportivo,che dovrebbe essere definitivamente trasformato entro il 2010, è stato assegnato in concessione dal Comune di Roma al Cip per garantire un’opportunità lavorativa alle persone disabili, tanto da diventare un centro pilota per l’occupazione delle fasce protette della popolazione.

Tale centro sarà inoltre fruibile dall’intera cittadinanza per garantire un’integrazione totale con la società. Anzi potremmo definirlo il primo esempio in Europa di integrazione al contrario: disabili che aprono le porte di una struttura sportiva alle persone dette “abili”.

Laura Piovani coordinatrice del progetto delle “Tre fontane” si sta occupando di raccogliere i fondi necessari per fare diventare realtà un sogno di molti e dice: “La gioia più grande è vedere ragazzi su cui era scesa la tristezza, ritrovare il sorriso per una passione. La consapevolezza di poter essere ancora “campioni”, di potersi misurare con le proprie capacità spesso può essere la migliore medicina.”

Parole che ricordano come la cura del corpo sia fondamentale per migliorare lo spirito, soprattutto per coloro che hanno perso le loro sicurezze a causa degli “imprevisti della vita”.

I Giochi Paraolimpici Invernali 2006 svoltisi a Torino hanno regalato grandi emozioni a tutti gli Italiani e sarebbe bello sapere che alcune realtà possono appartenere al quotidiano. La struttura pensata per il “Centro sportivo delle Tre Fontane” potrebbe davvero significare un nuovo inizio, un cambiamento verso un futuro migliore per tutti.


(06/06/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


Prendersi cura del proprio corpo è benessere

  
  
 
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