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MADRID E LA MOVIDA. IL FUTURO ABITA QUI?
La Spagna oggi, rappresenta il sogno irrealizzato di molti stati europei che non sono riusciti a trovare il giusto equilibrio tra sviluppo economico e capacità di godere dei privilegi che esso può apportare. In particolare Madrid è cresciuta artisticamente e industrialmente, mantenendo intatta la così detta “movida madrilena”.

Janet De Nardis

L’atmosfera che si respira attraversando la città è unica. Persone di ogni età si ritrovano per gustare “boccadillos”, assistere a concerti, passeggiare per le piazze o visitare le infinite esposizioni artistiche e culturali che si realizzano durante l’anno.

Madrid, non è una città d'arte nel senso in cui lo sono Roma o Parigi, ma è comunque ricca di straordinari musei nei quali perdersi tra le opere di Goya , Velasquez o Il Greco...

Inoltre non esistono orari per mangiare! Questa è una di quelle cose che fa impazzire di gioia un italiano che vuole vivere liberamente la propria vacanza, ma che spesso è penalizzato anche in molte delle città del nostro belpaese, in cui non si pranza dopo le 14.00 o non si cena dopo le 23.00.

Nella capitale spagnola ci si sveglia con comodo facendo colazione con “churros e chocolate” e poi si può scegliere di pranzare alle quattro del pomeriggio e di cenare anche alle due di notte, magari con la gustosa paella!

Aggiungiamo a tutto ciò un' efficiente rete di trasporti: la città vanta la sesta rete metropolitana al mondo che è aperta fino a tarda notte. Esiste anche una rete di autobus urbani con più di 2000 veicoli e i taxi si trovano ovunque, a qualsiasi orario, a prezzi onestissimi.

La città ha conosciuto un grande sviluppo economico da quando fu scelta come capitale del regno ed a partire dalla metà del XX secolo ha avuto un’enorme crescita industriale, soprattutto nei settori chimico e metallurgico. Ciò che ha permesso a Madrid di crescere maggiormente è stata l’attenzione al settore del turismo, della cultura ed del divertimento, che le hanno valso,nel 1992, la nomina a “capitale europea della cultura”.

Per visitare Madrid e le sue bellezze bastano tre o quattro giorni, ma si finisce per non volere andare via o per trovare sempre la scusa di qualche luogo interessante ancora da scoprire per potere tornare a passeggiare in Plaza Mayor.

Tra i molti luoghi da visitare non può mancare il Museo del Prado (che ospita opere risalenti fino al XIX secolo) e il Centro di arte della Regina Sofia (dove si trova il famoso Guernica di Pablo Picasso). In quest’ultimo luogo, detto anche Museo Nacional, sarà facile perdersi tra gli infiniti corridoi e le meravigliose opere sparse ovunque, ma la collezione più stupefacente sarà probabilmente quella di Dalì con le sue opere ricche di colori e fantasia.

Passeggiando nel centro della città non si può evitare di visitare il Palacio Real, elegante edificio in pietra e mattoni che una volta ospitava il sovrano mentre oggi è diventato un’importante museo nel quale i cittadini della comunità europea possono visitare gratuitamente trenta delle trecento stanze di cui è composto. Nonostante ciò, questi luoghi sono sufficienti per una soddisfacente panoramica sugli appartamenti privati, le decorazioni, i dipinti, le ricche porcellane e i tappeti di corte..

Proseguendo nella scoperta di Madrid si arriva a la Puerta del Sol, sulla quale si trova la placca del chilometro zero (utilizzata per il calcolo delle distanze nello Stato spagnolo) ed in cui gli abitanti di Madrid si riuniscono la notte del 31 dicembre per aspettare il nuovo anno mangiando un chicco di uva per ognuno dei dodici rintocchi della mezzanotte.

Poco distante da Puerta del Sol potrete visitare "Plaza Mayor" (in cui tutti i fine settimana si svolge il mercatino numismatico e, nel periodo natalizio, quello dei presepi).

Per chi ha voglia di camminare tra “tapas e sangria”non può mancare una passeggiata al Parco del Retiro, e al “monastero e il palazzo del Escorial”.

Infine per chi si vuole divertire, non si può evitare la visita al quartiere di Chueca, con un'importante comunità gay e i suoi caratteristici locali tra cui quelli in cui è possibile ballare il flamenco.

La lista per ora finisce qui, ma vi assicuro che a Madrid non c’è mai la parola “fine”.


(29/03/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


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