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SEGRETI. E' GIUSTO AVERNE?
Saper tenere un segreto non è da tutti. Ma è giusto conservare il mistero su alcuni aspetti della propria vita? Esaminiamo insieme i segreti che ci fanno bene e quelli che ci danneggiano. E i segreti degli altri? Mantenerli è d’obbligo, ma quanto è difficile!

Laura Bonaventura

Nella vita vi è una sola certezza: gli unici segreti che rimangono tali sono quelli che non riveliamo a nessuno. E neanche in questo caso possiamo essere del tutto sicuri, dal momento che una parola sfuggitaci involontariamente, un atteggiamento o uno sguardo potrebbero tradirci e indurre gli altri a sospettare qualcosa.

Ma i segreti fanno bene o fanno male? Sicuramente vi sono segreti che ci danno forza e altri che ce ne tolgono, segreti che ci danno gioia e altri che pesano come un macigno sul nostro cuore o sulla nostra coscienza. Come distinguerli? Proviamoci insieme.

1.Segreti che fanno bene. I segreti che ci fanno bene sono quelli che riguardano la nostra sfera più personale. Tutti abbiamo progetti e obiettivi ai quali teniamo infinitamente: questi devono essere i nostri primi segreti. Ogni volta infatti che parliamo ad altri delle nostre intenzioni sentiamo, a livello profondo, di aver perso un po’ di forza, di aver indebolito la nostra volontà, sottratto un po’ di magia ai nostri sogni. Lavorare in silenzio per raggiungere la meta che ci siamo prefissati ci permette di restare concentrati e di agire in assoluta libertà, senza sentirci in alcun modo costretti dalle attese altrui a dimostrare il nostro successo.
Altri segreti positivi sono quelli che riguardano i nostri sentimenti d’amore, perché l’amore vero è talmente meraviglioso da non poter essere espresso a parole senza il rischio di banalizzarlo, riportarlo dalla sfera della magia a quella della realtà comune ed esporlo ai commenti altrui, che rischierebbero di gettar fango sul mistero luminoso che ci abita.

2.Segreti strategici. Segreti strategici sono quelli che riguardano le nostre azioni quotidiane, magari le più banali: non rivelarle tutte, conservare qualche spazio di mistero sui nostri spostamenti o incontri può avere molti vantaggi. Il primo è quello di farci sentire un po’ più liberi, un po’ trasgressivi anche se in realtà stiamo solo facendo una passeggiata in centro con il cellulare spento; il secondo è di far incuriosire il nostro partner, che comincerà a trovarci più interessanti, più intriganti per il semplice fatto di non averci sotto controllo in ogni istante; il terzo è che in questi spazi extra-ordinari possono succederci cose altrettanto fuori dall’ordinario, quasi fossimo bambini in vacanza in campagna dopo una anno di scuola.

3.Segreti che fanno male. I segreti che ci fanno male riguardano azioni delle quali ci vergogniamo e di cui temiamo le conseguenze, come tradimenti, malefatte, cattiverie pensate o agite; o anche eventi subìti così terribili da restarci pietrificati nel cuore, senza riuscire a sciogliersi in parole, traumi tali da farci temere che, se li rivelassimo, potrebbero travolgere il nostro equilibrio o farci giudicare “diversi”, magari “sbagliati”, da chi ci circonda.
Un tradimento confessato fa male a chi l’ha subito, uno non detto logora chi l’ha compiuto: decisamente meglio non tradire affatto.


  
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