HOME 
CURA DEL CORPO - CURA DELLO SPIRITO - CURA DEL PIANETA - ALIMENTAZIONE - MODA - ESTETICA - VIAGGI - CORSI E SEMINARI - FIERE E CONGRESSI
 VIDEO 
L'ORTO BOTANICO - 100 PAROLE SU - NON SOLO RECENSIONI - GUARIGIONE COME CRESCITA - ANGOLO DELLA PSICOLOGA -DOSSIER-
per Titolo/Descrizione/Autore Contenuto Articoli
ARCHIVIO 

 
Pagina 1 di 3
VIVERE NELLA RETE
C’è chi dice che l’incontro casuale si è trasferito nella rete. Io temo che molti cerchino di coltivare nel web anche un giardino di sentimenti che sarà inevitabilmente falsato dal travestimento che ognuno di noi dedica al proprio sè.

Janet De Nardis

Si rompe il computer: tragedia!
Finché non accade non ci accorgiamo di quanto oggi la nostra vita sia influenzata dalla presenza di questo mezzo. Infatti, per chi non lo ricordasse, si tratta di uno strumento tecnologico che ci ha permesso di migliorare la capacità di reperire informazioni di ogni tipo e che, ogni giorno, milioni di persone usano per comunicare rapidamente, in tempo reale. Eppure oggi, il computer sembra avere fagocitato il nostro tempo, anche quello che prima dedicavamo ai rapporti sociali. In questo giovane XXI secolo amori e amicizie (aimè!) si consumano nella Rete.

Resto stupita nello scoprire, dopo una rapida ricerca, che in pochi anni sono nate una quantità assurda (almeno a mio parere) di community e simili: Friendster, Facebook, Myspace, Nerve, Second Life, Flavorpill...

Ho scoperto che sta dilagando la moda di fare parte di Dodgeball che mette in contatto la comunità on line con il proprio cellulare, come? Spedendo un messaggio di testo al 36343, un programma automatico invia un altro messaggio indicando, a quelli inseriti nella propria rete di amici, dove ci si trova nel momento in questione. E’ un po’ come avere un satellitare personale che ci permette di controllare i movimenti nella città, o altrove, dei propri amici. E la privacy? Siamo davvero figli del Grande fratello? A volte temo di sì.

E` inutile negare che ci stiamo trasformando in una società individualista in cui i rapporti interpersonali sono sempre più rari e superficiali. Si dice che il lavoro sia diventato cosi` al centro delle nostre vite, per cui oggi si ha poco tempo e pochissime occasioni per incontrare nuove persone, ma credo si tratti di un modo come un altro per giustificare timori e pigrizie.

A me sembra che molte persone lavorino “solo” otto ore al giorno, escluse le altre otto (più che sufficienti per dormire), un paio per mangiare e svolgere altre funzioni strettamente personali, cosicchè restano almeno sei ore libere. C’è chi dice che ne trascorre almeno altre due nel traffico, ok! Diciamo che vi siano solo quattro ore giornaliere libere, le quali moltiplicate per i cinque giorni lavorativi della settimana diventano venti. Inoltre restano almeno 24 ore libere tra sabato e domenica, per chi non lavora anche il week end.

La domanda è: è possibile che in 48 ore disponibili, durante la settimana, non si trovi il modo di frequentare una palestra, un corso di pittura, ballo, musica o altro? E` davvero realistico che non si riescano a trovare un paio di sere la settimana per uscire a cena con amici, fratelli, fidanzati?


  
1 | 2 | 3
 
  invia articolo per e-mail stampa l'articolo