Chi ha detto che il Natale debba essere passato in famiglia? E se gli amici sono la propria famiglia? Il 25 dicembre trascorso con qualcuno al quale vogliamo bene e con il quale siamo in completa sintonia non è molto meglio che un pranzo noioso con parenti più o meno sconosciuti? Con buona pace della tradizione.
Alimentare il desiderio di oggetti sempre nuovi è l’obiettivo di chi vuole venderceli. Ma ne abbiamo davvero bisogno? Un po’ di riflessione in proposito riduce immediatamente l’istinto all’acquisto e ci regala un senso di grande tranquillità. Lo stesso accade ai bambini. Se non li si sommerge di giocattoli, si offre loro la possibilità di apprezzare pienamente quanto ricevono e di inventare i propri giochi con un semplice oggetto, adoperando la fantasia. Non è quindi il caso di sentirsi in colpa se non ci si può permettere regali costosi: qualsiasi dono fatto con amore rende felice un bambino.
Bando agli sms. Da qualche anno va molto di moda l’invio multiplo di un messaggio di auguri più o meno sintetico via telefonino. In un minuto la questione auguri è sistemata: l’sms ha raggiunto una cinquantina di amici e anche per questo Natale si è a posto. Trovo questa pratica deplorevole. Non è molto più bello telefonare alle persone che ci sono care, chiacchierare un po’, sentirsi davvero vicini, dimostrare che si continua a voler bene anche se non si riesce a vedersi spesso come si vorrebbe? Fare gli auguri non è un obbligo, è un piacere, un’occasione da non perdere per risentire chi amiamo. Perché sprecarla con un sms?
Se riusciamo a non farci travolgere dai supposti doveri del Natale, possiamo godere pienamente delle feste, gustandone l’atmosfera, l’incanto che neanche il caos cittadino riesce a cancellare, beandoci di passeggiare per le strade affollate di persone, guardando le decorazioni dei negozi e le vetrine scintillanti, sentendoci liberi di ammirare quello che ci piace e non costretti ad acquisti frettolosi e tour de force di festeggiamenti, perché rispettare i nostri desideri è il più grande regalo che possiamo farci.
|
|