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Lorenzo parte alla volta di Roma, lasciando la sua casa umbra coperta dalla neve invernale. Giunto a Roma, si stabilisce a casa del fratello minore, Fabio, che ha intrapreso una brillante carriera politica nelle file del “Mirto Democratico”. (ogni riferimento è puramente casuale…)

La contrapposizione tra i due fratelli, oltre che dagli opposti stili di vita, è ben espressa dal modo in cui il mondo “esterno” definisce Lorenzo sui giornali: “Il figlio maggiore che ha buttato alle ortiche l’insegnamento della storia per dedicarsi alla sua passione per il mare”.

La visione di De Carlo sui nostri media e sulla nostra società emerge quindi netta e spietata. Seguire passioni non convenzionali, viene visto dai nostri simili come un clamoroso fallimento, un aver gettato alle ortiche ciò che “avremmo potuto e dovuto fare” per rientrare nelle comode e efficienti schematizzazioni con cui ogni giorno ci rapportiamo alla realtà.

Durante il funerale, comunque, Lorenzo incontra Mette, la ragazza che gli sconvolgerà la vita. Pian piano, egli viene infatti risucchiato in un vero e proprio thriller internazionale: un famoso cardinale, poco prima di morire, avrebbe scritto un memoriale in cui ammetteva di avere l’Aids e denunciava la politica del Vaticano sulla materia.

Esistono tre copie del memoriale e qualcosa o qualcuno è disposto a fare di tutto (anche uccidere) pur di distruggerle. La ricerca e la fuga di Lorenzo e Matte vivrà un crescendo continuo, trascinando entrambi per strada e per mare, fino all’approdo in Portogallo.

Lorenzo vivrà quest’esperienza in modo interiormente passivo, facendosi trascinare dagli eventi e guidare dai sentimenti, senza riuscire a comprendere se il suo agire per ottenere il memoriale sia puramente strumentale per arrivare alla ragazza di cui è innamorato o sia autentico. Il finale sorprende il lettore, perché giunge improvviso e inaspettato, seguito da poche brevi righe, che più che essere un finale potrebbero e dovrebbero essere di stimolo per un nuovo inizio nell'agire di tutti noi:

“Il 6 settembre 2006, quando è uscita la prima edizione di questo libro, la popolazione mondiale era di 6.648.3386.537 persone.

Il 6 settembre 2011, tra soli cinque anni, sarà di 7.143.813.888 persone.

Il 6 settembre, tra dieci anni, sarà di 7.679.196.663 persone. Vale a dire, un miliardo di persone in più rispetto ad oggi”
.



P.S. Andrea De Carlo partecipa alla campagna “Scrittori per le foreste” lanciata da Greenpeace. Questo libro è stampato su carta riciclata senza floro e non ha comportato il taglio di un solo albero.


(20/10/2006) - SCRIVI ALL'AUTORE


Amare l'arte è benessere

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