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BUONI PROPOSITI AL RIENTRO DALLE VACANZE: UN MUST
Chi di noi non ha mai fatto dei buoni propositi per il rientro dalle vacanze? Forse qualcuno non lo ammetterà per un pizzico di snobismo, ma sono convinta che nessuno sfugga alla tentazione di sognare il ritorno a casa come una specie di rinascita, nella quale ovviamente rinascere simili a Brad Pitt o Claudia Schiffer, ricchi e in carriera secondo il classico modello pubblicitario della famiglia felice a colazione...

Laura Bonaventura

Secondo alcuni sondaggi, i buoni propositi più diffusi sono quelli di mangiare in modo più sano e iscriversi in palestra, senz’altro ottimi, ma forse un po’ banali… è possibile che nessuno riesca ad immaginare qualcosa di più divertente per vivacizzare il ritorno a casa? Magari la gente si vergogna a raccontare all’intervistatore il proposito di trovare un amante bellissimo e fuggire in Sud America o di dipingere di rosa fuxia fosforescente le pareti della stanza del capo, dopo aver disattivato la telecamera della vigilanza, ma a un’idea un po’ più originale del mettersi a dieta si potrebbe trovare.

Non è fantastico che l’anno inizi in realtà sempre due volte, a settembre e a gennaio, così da raddoppiare la possibilità di rinnovarsi grazie al rito dei buoni propositi? Ecco i proponimenti per il ”nuovo anno” che mi impegno solennemente a rispettare e che suggerisco a chi è così pigro o stanco da non riuscire nemmeno a immaginare di cambiare qualcosa.

1) Trovare un posto segreto solo per sé: nelle grandi città trovare un posto segreto è piuttosto difficile, dal momento che ovunque si vada si scopre che altre centinaia/migliaia di persone hanno avuto la stessa idea, quindi credo ci si dovrà accontentare di un luogo dove sia quasi impossibile incontrare persone conosciute, dove sentirsi un po’ “stranieri”.

2) Rendersi irreperibili almeno mezz’ora al giorno: ovviamente solo l’1% della popolazione potrebbe concedersi un simile lusso, quindi questa mezz’ora va intesa non consecutiva, magari frazionata in spezzoni da dieci minuti o meno. L’importante è che il cellulare sia spento, non si stia facendo la spesa o incombenze per la famiglia, ma ci si dedichi a qualcosa che piace o della quale si sente il bisogno, o a pensare, o meglio ancora a non pensare.

3) Conservare un po’ di mistero: perché raccontare tutto quello che si è fatto nella giornata? Tacere qualcosa, anche la più banale, può essere piacevole e farci sentire un po’ complici di noi stessi.

4) Quando si è completamente sommersi dagli impegni e dai doveri, imporsi di inserire qualcosa di divertente nella giornata, da fare con chi si ama, amici, bambini, animali domestici, a patto che tale attività ci regali per un po’ un bel sorriso rilassato.

5) Più musica nella giornata. Non il chiacchiericcio della tv, né la semplice radio, ma la musica che piace di più, quella allegra che fa venire voglia di ballare: trasforma i lavori domestici e i compiti più ingrati in momenti deliziosi.

6) Cambiare colore di capelli. Tutti devono farlo almeno una volta nella vita, e non è il caso di aspettare il grigio.

7) Muoversi con calma, parlare con calma. A volte mi accorgo di muovermi e di parlare così velocemente da somigliare ad una moviola televisiva. Premere stop, play e ritornare alla velocità normale, magari un tantino rallentata. Ho scoperto che dà una sensazione bellissima.

8) Prendere coscienza della propria faccia al mattino. Ricordate quando avete cominciato a dimenticare di guardarvi allo specchio o a preferire uno sguardo di sfuggita piuttosto di un vero e proprio incontro con la vostra immagine riflessa? Prendere atto della realtà può essere inizialmente drammatico, soprattutto quando si esce presto per andare al lavoro e magari prima si devono accudire pupi e rassettare la casa, eppure è fondamentale per conservare nel tempo un aspetto umano. Quest’anno mi propongo di tornare a truccarmi al mattino, costi quel che costi, così da non sentirmi più “il fantasma della metro B” o peggio, come dice mio marito, “la matta che cercano”.

9) Chiedere a chi ci è vicino di aiutarci concretamente nelle attività che coinvolgono tutti i membri della casa. Perché uno solo deve sobbarcarsi tutto il lavoro? Entro il mese di settembre costringerò quindi la mia dolce metà a lavare i lampadari - dove ormai si annidano ragni, pipistrelli e si possono studiare fossili di insetti deceduti varie ere zoologiche fa - e a lavare la macchina prima che il fango vi formi sopra una crosta compatta e la cura della nostra auto divenga di pertinenza dei geologi.

10) Pensare un po’ di più agli altri e al mondo che ci circonda. La frenesia delle giornate rischia di farci perdere il contatto profondo con gli altri e relegare il nostro senso di appartenenza ad un mondo comune all’ascolto passivo del telegiornale. Dedicarsi al volontariato, fare qualcosa per il pianeta, provare a pregare non per chiedere qualcosa: sono fantastici buoni propositi, ma intanto potremmo ogni giorno fermarci un momento, allargare lo sguardo oltre il metro quadrato che ci circonda e cominciare a guardare davvero chi ci è vicino, cominciare ad ascoltare. E’ un buon inizio.


(14/09/2006) - SCRIVI ALL'AUTORE


  
  
 
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