HOME 
CURA DEL CORPO - CURA DELLO SPIRITO - CURA DEL PIANETA - ALIMENTAZIONE - MODA - ESTETICA - VIAGGI - CORSI E SEMINARI - FIERE E CONGRESSI
 VIDEO 
L'ORTO BOTANICO - 100 PAROLE SU - NON SOLO RECENSIONI - GUARIGIONE COME CRESCITA - ANGOLO DELLA PSICOLOGA -DOSSIER-
per Titolo/Descrizione/Autore Contenuto Articoli
ARCHIVIO 

 
Pagina 1 di 2
LE VIRTU' TERAPEUTICHE DELL'ALOE
IL GIGLIO DEL DESERTO

“Mi chiedi quali forze segrete mi sostenessero durante i miei lunghi digiuni? Ebbene, furono la mia incrollabile fede in Dio, il mio stile di vita semplice e frugale e l’aloe di cui scoprii i benefici alla fine del XIX secolo, al mio arrivo in Sud Africa”
Mahatma Gandhi

Daniel Tarozzi

“Giglio del deserto”...“Pianta miracolosa”
Sono questi alcuni dei tanti appellativi con cui veniva chiamata l’aloe.
Conosciuta e venerata fin dall’antichità dai Cinesi e dagli Indiani e poi dai Greci, dai Romani, dagli Egizi e dai Sumeri per le sue numerose proprietà e virtù terapeutiche, l’aloe è oggi ampiamente studiata e riconosciuta anche a livello scientifico.

L’aloe vera appartiene alla famiglia delle piante Gigliacee-Aloe di cui fanno parte oltre 320 varietà (G.W. Reynolds nel 1950, classificò 350 specie di Aloe, ed oggi si contano 600 varietà di piante del genere Aloe) , ma soltanto 4 o 5 sono studiate per le loro proprietà salutari. Tra queste l’Aloe Barbadensis Miller (che prende il nome dalle isole Barbados), comunemente denominata “aloe vera”, e conosciuta anche come “Aloe Vulgaris di Lamark”, è la più nota e la più efficace.

E’ chiamata Giglio del deserto perché cresce in climi tropicali caldi e secchi e perché spesso viene scambiata per un cactus, perché come quest’ultimo è una pianta grassa che cresce in terreni aridi.
Può raggiungere un’altezza tra i 60 e i 90 cm., vive generalmente 5 anni, e le sue foglie verdi, carnose e contornate di spine, che possono raggiungere una lunghezza di 40-50 cm, sono rivestite da una membrana protettrice che permette di trattenere l’acqua piovana filtrata dalle radici e quindi di resistere a lunghi periodi di siccità completa. Attraverso il processo metabolico, l’acqua viene trasformata in quel gel trasparente, lucido e amaro dalle incredibili proprietà terapeutiche e medicinali.

L’aloe fiorisce in primavera o in autunno con fiori ripartiti in più steli, che nascono al centro della pianta e cui appartiene una gamma di colori che vanno dal bianco verdastro al rosso. Impiega dai quattro ai cinque anni per la maturazione, e per “maturazione” s’intende quando il gel contenuto nella pianta è al massimo del suo potere nutritivo.

Si racconta che Cleopatra fosse una grande consumatrice di aloe e quanto questa pianta l’aiutasse a conservare la sua leggendaria bellezza. Ed è proprio grazie alla sua benefica azione sulla pelle che l’aloe deve la nascita della sua “fama”. Grandissimo è infatti il suo potere idratante ed astringente perché questa pianta così come nel deserto è in grado di catturare e trattenere l’umidità e di richiudere poi i pori delle sue foglie per conservarla, allo stesso modo agisce sulla pelle.

Composto per circa il 50% di acqua, il gel dell’aloe è senza dubbio il miglior idratante naturale di origine vegetale conosciuto. Il suo potere idratante che viene stimato tre volte superiore a quello dell’acqua, permette di apportare rapidamente alla pelle tutti gli elementi nutritivi di cui è ricca la pianta. In più grazie all’alto contenuto di antiossidanti di cui è composta,come ad esempio la vitamina E, l’aloe apporta un prezioso contributo nella lotta contro i radicali liberi, principali nemici dell’invecchiamento cutaneo.


  
1 | 2
 
  invia articolo per e-mail stampa l'articolo