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Sonno 

 
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Anche il ruolo dell’età è fondamentale nel comprendere la nostra variabile necessità di sonno. Se un neonato ha bisogno di 14 – 15 ore, al bambino ne bastano anche solo 10. Man mano che la vita procede, la necessità di dormire diminuisce.

Da una media di 8 ore per notte durante l’adolescenza, si passa a 7 ore, fino ad arrivare alle 6 ore di sonno, una volta raggiunti i 60 anni circa. I nostri ritmi naturali sono in continuo mutamento e, come afferma il dott. Marco Zucconi, neurologo presso il Centro del Sonno dell’Ospedale San Raffaele di Milano, “ Con l’avanzare dell’età il nostro orologio biologico (che coordina anche il sonno) può invecchiare ed essere meno rigoroso… E si torna ad un sonno "policiclico", come nel bambino: si tende cioè a dormire meno di notte e a fare il sonnellino di giorno”.

Prendere coscienza della necessità di dormire di cui individualmente abbiamo bisogno è fondamentale nello stabilire quando il nostro debito di sonno è vicino al trasformarsi in una patologia, ovvero, quando comincia a chiamarsi insonnia.

Questa parola deriva dal latino insomnia, che significa “mancanza di sogni” e, in ambito comune, indica una durata insufficiente del sonno o una situazione di sonno alterato da risvegli, con una conseguente riduzione degli stadi del sonno più profondi.

Le cause che determinano l’insonnia possono essere molteplici: situazionali – ambientali, psicologiche, somatiche. In ambito medico, a seconda della presenza o dell’ assenza di un fattore x, decifrabile come disturbo principale del sonno, l’insonnia spesso viene suddivisa in primaria e secondaria, categorie che, a loro volta, ne contengono altre più specifiche.
Con insonnia primaria si intende quel disturbo del sonno per cui non sono rilevabili fattori oggettivi di disturbo, mentre nell’ insonnia secondaria è identificata la causa del disturbo.

Tale suddivisione è, però, generica e soprattutto di destinazione “pratica”, formulata a scopi terapeutici. Se, infatti, è presente un disturbo del sonno e si resta in debito, nessuno sarà mai abbastanza “ricco”per sdebitarsi con Hypnòs.


(26/05/2005) - SCRIVI ALL'AUTORE


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