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E' al mercato maasai che si fanno gli incontri più entusiasmanti e interessanti. In un'orgia di colori vivacissimi le bancarelle sono semplicemente teli di iuta stesi per terra su cui sono appoggiate le mercanzie (frutta, verdura, scarpe, vestiti...). Vicino ci sono le venditrici (in genere sono le donne a lavorare al mercato) sedute su di un secchio che ti invitano ad acquistare le loro cose: "karibu, karibu" ti dicono.
Io di solito vado dalle signore che già conosco. Ce n'è una che sembra la signora della capanna dello zio Tom: grossa grossa, tettutissima, piena di parei, straforata alle orecchie (ricordiamoci che è maasai), riempita di collane e orecchini coloratissimi, sorriso sempre in viso. Per me è simpaticissima. Quando compro qualcosa funziona più o meno così:

-Shikamò mama! (Sono sotto i tuoi piedi, signora!)
-Marabà, hasante! (E non è ancora abbastanza, grazie!)
-Habari mama? (Come va signora?)
-'Nsuri hasante. Habari na wewe? (Bene grazie. E tu come stai?)
-Safi kabissa! Habari a leo? (Molto bene! Come va la giornata?)
-'Nsuri (Bene)
-Habari a kazi? (Come va il lavoro?)
-Safi sana, karibu! (Molto bene, prego sei benvenuto!)
-Pilipili, tomato, karoti, mango, mchicha... (peperoncino, pomodori, carote, mango, mchicha...)

A questo punto prendi in mano le cose, le tocchi, le tasti, le guardi per vedere se sono fresche e buone. Quando decidi di comprare comincia la contrattazione. Inizia lei.

-Elfu mbili (Duemila)
-Oh, hapana mama. Mia tano (Oh, no signora. Cinquecento)
-Elfu mogia mia tano (Millecinquecento)
-Mia nane (Ottocento)
-Elfu mogia (Mille)
-Ok, safi (Ok, va bene)
-Hasante sana mama (Grazie mille signora)
-Karibu sana (Prego)
-Kwaeri, kazi 'njema (Arrivederci, buon lavoro)
-Kwaeri, hasante (Arrivederci, grazie)


La contrattazione si svolge sempre in modo amichevole, non ci sono prezzi fissi; si decidono di volta in volta insieme, cliente e venditrice. Naturalmente più parliswahili e fai capire di conoscere il posto e più sono restie ad importi i loro "uasungu price" (prezzi per i bianchi) che sono alle stelle.
E' incredibile come sono cambiate in un attimo le mie priorità giornaliere: prima erano avere il vestito sempre stirato, far stare il maggior numero di cose in una giornata e avere ogni sera impegnata; ora sono andare a riempire le taniche di acqua al lodge, altrimenti al campo non ci si riesce a lavare, controllare ogni mattina che l'auto sia a posto (freni, acqua, olio...), verificare che la radio funzioni, eliminare gli insetti dalla tenda...ci si adatta in fretta alle nuove situazioni! Sono straconvinto che al mio ritorno basterà una settimana e tornerò quello di prima. Spero almeno con qualche insegnamento in più.


21 aprile
Sono tornato a Ndutu, ma, come si dice, la prima volta non si scorda mai. Nel cratere dello Ngorongoro (posto da sogno) ho assistito ad una scena intensa: una leonessa molto magra e affamata ha tentato di catturare un piccolo di bufalo, ma l'impavida madre, frapponendosi tra figlio e cacciatrice è riuscita a sventare la minaccia. Era emozionante vedere come più la leonessa attaccava, più la madre caricava con furia per farla andare via. Alla fine il piccolino si è salvato, ma io tifavo per la leonessa, che alla fine è dovuta arrendersi e tenersi la pancia vuota...
Sarò banale, ma alla fine gli animali che mi piacciono di più sono leoni e leopardi. Non che gli altri non mi piacciano, ma vedere negli occhi un leone è da brividi. Sentirlo poi ruggire....beh è un qualcosa di indescrivibile che ti entra nello stomaco, lo senti dentro come una paura ancestrale che da sempre è rimasta nell'uomo.

18 maggio
Ed eccomi alla fine del mio viaggio; tra qualche giorno sarò di nuovo in Italia.
Per certi versi posso dire di essere nato un`altra volta. Forse un paio di mesi in Africa farebbero bene a tutti. Ti permettono di relativizzare i problemi di ogni giorno, di cogliere le proprie incongruenze, di porsi domande sulla nostra societa' e, assolutamente non ultimo, di godere di posti magnifici che solo nei sogni pensavo esisteressero.


(06/07/2007) - SCRIVI ALL'AUTORE


Viaggiare con i 5 sensi è benessere

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