6 Giugno 2010
Marea nera, in tribunale i responsabili del disastro. Ma a pagare siamo noi
Cara/o TerraNauta,
non sembra vero, eppure  lo è. La piattaforma della Bp continua a sputare petrolio e ormai il danno è talmente grande che va oltre la comprensione umana.

Intanto la Bp chiede pateticamente scusa e Obama si fa delle gite in Lousiana per mostrare al mondo che è presente, dimenticando di essere stato il primo a rilanciare nucleare e petrolio... La differenza tra il nuovo e il vecchio presidente USA è che Bush non fingeva di essere diverso.

Cominciano ora le inchieste civili e penali che porteranno in tribunale i responsabili del disastro. Speriamo almeno che sia fatta giustizia! Comunque vada, però, la situazione di quei mari e di quelle coste è compromessa e gli unici a pagare veramente saremo noi. Noi creature che abitiamo questo pianeta.

Intanto c'è stato un
nuovo disastro ambientale, questa volta a Singapore. Come possiamo fermare tutto questo? Solo smettendo di utilizzare il petrolio o quanto meno riducendone drasticamente l'uso procapite. Ma tu questo lo sai bene, visto che ne parliamo ogni settimana.

Rimanendo in tema di petrolio, ti voglio segnalare una buona notizia: in
Perù, le compagnie petrolifere sono state bandite dalla riserva delle tribù incontattate.

Intanto Vandana Shiva, nel suo ultimo libro "
Ritorno alla Terra" ci propone a tutti gli effetti una strategia di sopravvivenza alla crisi. Una crisi che sta segnando la fine dell'ecoimperialismo di un Occidente ancora invischiato in un modello di sviluppo basato su una crescita che alimenta lo spreco, l'inquinamento, l'esaurimento delle risorse, l'appropriazione di beni comuni, e quindi la distruzione di individui, comunità, specie e culture.

Ma c'è anche chi da ormai molti anni ha costruito modelli di vita e di città diversi. E' il caso di
Curitiba, “capitale ecologica” del Brasile. Qui, buon senso e creatività messi al servizio di un’amministrazione illuminata, sono stati in grado di coinvolgere attivamente i cittadini in una trasformazione urbana senza precedenti. Un caso esemplare di urbanizzazione moderna, opera di un sindaco visionario che ha trovato soluzioni poco costose, semplici e ingegnose per risolvere con efficacia i problemi di una metropoli in crescita.

In Italia, invece, questa settimana ti voglio segnalare il comune di
Marciana Marina, nell'isola d'Elba, dove una recente normativa ripristina le vecchie tegole curve e aperte sul davanti, per facilitare la nidificazione delle rondini. Sembra una notizia ininfluente rispetto ai disastri che affliggono il mondo, ma io trovo che segnali come questi siano la cartina di tornasole di un altro modo di concepire il nostro vivere su questo pianeta. Un modo che, seppur silenziosamente, si sta sempre più diffondendo.

Prima di salutarti voglio segnalarti altre due notizie che mi stanno molto a cuore. La prima è la nascita de "
Il Granaio della Memoria": a ottobre, Slow Food distribuirà mille telecamere a mille comunità indigene e contadine nel mondo. L’idea è quella di raccogliere riti, racconti e musiche per dar vita a un "Granaio della Memoria" in grado di preservare la diversità propria delle culture del cibo e che rischia di andare perduta.

La seconda è l'entrata in vigore del nuovo regolamento Ue per il Mediterraneo, che
vieta la pesca dei piccoli pesci perché specie a rischio. Una decisione che ha scatenato le proteste delle associazioni di categoria e che apre la strada a una sfida politica di non poco conto: come conciliare la sostenibilità degli ecosistemi con quella delle tradizionali culture locali. Una questione forse più complessa di come è stata presentata dai media, e di certo non riducibile all'immaginario del "mors tua vita mea".

Chi come me ha avuto modo di vedere da vicino la condizione dei mari non può che plaudire scelte come questa, anche se non bisogna mai dimenticare di tutelare anche le categorie di professionisti a rischio. Ma nessuna tutela di un lavoro può passare sopra lo sterminio della vita sul nostro pianeta.

Ti lascio alle altre notizie. Se sei stanco e vuoi riposarti ti consiglio di leggere questo articolo:
Adesso basta! Lasciare il lavoro e cambiare vita

Buona lettura!
Daniel Tarozzi
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