1 Aprile 2010
E' ora di dire basta!

Cara/o TerraNauta,

ci siamo appena lasciati alle spalle le elezioni regionali e la Pasqua è ormai alle porte.
In pochi giorni il nostro paese passa da una suggestione ad un'altra, da un rito collettivo ad un altro.

Ciò che accomuna i due riti, quello laico del voto e quello religioso della Pasqua, sembra essere il totale automatismo con cui milioni di individui compiono gesti ormai troppo spesso privi di significato.

Qualche anno fa Giorgio Gaber cantava: "ma cos'è la destra, cos'è la sinistra?", denunciando la perdità di identità, ma anche la superficialità con la quale le persone dichiaravano la propria appartenenza.

Oggi verrebbe da dire: "ma cos'è la democrazia, cos'è la religione"?

Viviamo infatti immersi negli automatismi. C'è chi è per Berlusconi e chi è contro Berlusconi. Ma la mia domanda è: chi è Berlusconi? Chi siamo noi?

Silvio Berlusconi non è forse nel bene e nel male la massima rappresentazione di un paese catodico e catatonico? Un paese dove la furbizia e la forza sono premiati ogni giorno da nord a sud? Un paese che accetta supinamente la mercificazione di ogni cosa e che rimane inerme mentre intere regioni vengono cementificate, mentre i nostri figli crescono respirando polveri sottili e imparano ad essere buoni consumatori, le nostre montagne vengono mangiate dalle ruspe, i nostri fiumi inquinati, le nostre acque privatizzate, i nostri anziani rinchiusi in luoghi disumani e soprattutto i nostri spiriti sono sempre più rinchiusi in quelle camice di forza chiamate "vita"?

Non è colpa dei vari Berlusconi/Bersani, Di Pietro/Bossi, Storace/Diliberto, se nel nostro paese la decadenza sembra essere stata ormai eletta a normalità. E' colpa mia. E' colpa tua.

Siamo noi, infatti, a permettere agli automatismi di governare imperterriti. Noi che viviamo interi anni della nostra vita senza chiederci cosa stiamo facendo, dove stiamo andando e perché.

Non abbiamo tempo. Non abbiamo mai tempo.

Lo stesso si può dire della Pasqua. In quanti conoscono il signifcato autentico di questa festività? Perché regaliamo uova al cioccolato contenenti una "sorpresa"? Come mai associamo al cibo un oggetto? Un premio a chi mangia cioccolata? Non è una contraddizione? La cioccolata non dovrebbe essere già un premio? Perché una festa teoricamente legata alla resurrezione si basa sul massacro di milioni di agnelli? Perché ridiamo e brindiamo davanti al cadavere di un cucciolo?

Ne siamo consapevoli? Avremmo il coraggio di sgozzare con le nostre mani quell'agnello? Di guardarlo negli occhi mentre muore? Sappiamo quanti antibiotici e tossine contiene? E quanti coloranti e sostanze chimiche stanno dentro le nostre "uova"?

No, non lo sappiamo. E' Pasqua e quindi mangiamo uova e agnello. Ci sono le elezioni e quindi votiamo destra o sinistra. E' così, ce lo hanno insegnato.

Poco resta all'autonomia di pensiero, alla consapevolezza.

Eppure qualcosa si muove. Milioni di italiani non sono andati a votare all'ultima tornata elettorale. In alcune regioni sono stati eletti consiglieri "grillini" che, pur esclusi da televisioni e giornali, sono riusciti ad emergere ad imporsi. Sarà stato un voto contro o un voto a favore?

Noi non lo sappiamo e non sappiamo come si comporteranno i neo-consiglieri eletti. Sappiamo però che è ora di dire basta.
Basta ad una vita basata sugli automatismi.

Riprendiamoci il nostro tempo, il nostro spazio. Torniamo a guardare il mondo con occhi vigili, mente aperta e cuore curioso. Recuperiamo la capacità di indignarci ed emozionarci.

Le elezioni ormai sono passate. Ma siamo ancora in tempo per non vivere una Pasqua di sangue dettata dagli automatismi.

Ecco quindi il mio augurio per la Pasqua:
- se credi nella Pasqua cattolica, vivi al meglio il rituale che la accompagna, non regalare uova e non mangiare l'agnello.
- se non credi nella Pasqua cattolica e non hai voglia del pranzo di famiglia, non andarci!
- se hai voglia del pranzo in famiglia, vacci e dai il meglio di te!
- se ami la cioccolata o ami regalare uova di Pasqua, fallo!

Insomma, fai ciò che senti, ciò che credi. Ma fa che sia ciò che senti o credi TU e solo TU e non ciò che ci si aspetta da te.

Questa, per te, per me, per noi, potrebbe essere una vera resurrezione.

Ti e ci auguro quindi una Pasqua di consapevolezza.

Daniel Tarozzi

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