Portogruaro Città Solare

“Vivere in pace e bene in un contesto urbano” si può, se si ha un progetto preciso e articolato e se si coinvolge la cittadinanza in un’esperienza di amministrazione partecipata. E’ quanto ci insegna Portogruaro, comune veneziano che da quattro anni sperimenta una politica improntata alla sostenibilità ambientale. La testimonianza diretta dalla voce di Ermes Drigo, Consigliere Comunale alla Qualità Urbana e alla Vivibilità.

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di Virginia Greco

Portogruaro
Il piano “Città Solare” è stato lanciato nel 2005 dall’amministrazione comunale di Portogruaro
Consumare meno energia, ridurre il trasporto privato, limitare il consumo di territorio, produrre meno rifiuti: quattro obiettivi basilari da raggiungere per poter vivere in pace e bene in un contesto urbano. Sono i traguardi ai quali è orientato il piano “Città Solare” lanciato nel 2005 dall’amministrazione comunale di Portogruaro, agglomerato di 25000 abitanti posto nella parte orientale della provincia di Venezia.

In quattro anni il Comune ha compiuto parecchi passi avanti, soprattutto sul piano dell’energia. L’aspirazione a contribuire a livello locale al raggiungimento degli obiettivi del protocollo di Kyoto ha indotto l’amministrazione portogruarese ad applicare una politica energetica concreta, volta ad accrescere l’efficienza degli edifici e dell’illuminazione pubblici e a realizzare una graduale conversione all’uso delle rinnovabili.

Abbiamo intervistato Ermes Drigo, Consigliere Comunale di Portogruaro, incaricato alla Qualità Urbana e alla Vivibilità, il quale ci ha illustrato i vari aspetti del piano “Città Solare”, che fa del comune veneziano un esempio di “istituzione virtuosa”.

Ermes Drigo, come e quando nasce il progetto “Portogruaro Città Solare”?

Tutto ebbe inizio nel 2004 in un momento in cui era in discussione la proposta di costruire nel nostro territorio una centrale turbo gas. Si formò un gruppo politico rosso-verde, chiamato “Città Futura”, il quale si presentò alla competizione elettorale con l’intento di portare avanti un netto “no” alla centrale e – di contro – un piano (a quel tempo chiamato “Solare urbano”) per la diffusione nel comune dell’energia da fonti rinnovabili. In seguito alle elezioni, il gruppo ottenne 2 consiglieri comunali (su 12) ed un assessore. Io ricevetti l’incarico di Consigliere alla Qualità Urbana e la Vivibilità, così, insieme all’Assessore, diedi vita al progetto “Portogruaro Città Solare”, con sottotitolo “Vivere in pace e bene in un contesto urbano”.

portogruaro
“Portogruaro Città Solare” è un piano amministrativo che si articola in varie azioni e una metodologia di lavoro
In cosa consiste tale progetto?

Esso è un piano amministrativo che si articola in varie azioni e una metodologia di lavoro. Alla base del progetto vi è l’idea che per vivere meglio si debba necessariamente consumare meno energia e ridurre il trasporto privato a favore di quello pubblico, nonché contrastare il consumo eccessivo del territorio e produrre meno rifiuti. Data la complessità degli obiettivi, il piano è da intendersi oltre i limiti temporali elettorali, si tratta in pratica di un progetto a lungo termine, che dovrà essere portato avanti anche dalle prossime amministrazioni portogruaresi.

Non ci siamo posti delle scadenze precise per il raggiungimento dei vari traguardi: l’idea è quella di fare tutto il prima possibile, ma senza una tabella di marcia definita.

Importanza primaria è stata data all’aspetto energetico, ciò perché – come detto - il gruppo si era presentato alle elezioni ponendo al centro del proprio programma il “no” alla centrale turbo gas e l’applicazione di politiche per la diffusione nel territorio delle fonti rinnovabili. Di conseguenza è su questo piano che si sono compiuti maggiori passi avanti finora.

Ciò che ci interessa particolarmente, inoltre, è coinvolgere il più possibile i cittadini nella pianificazione e realizzazione di “buone azioni”, cercando di attuare una politica di “amministrazione partecipata”.

Inoltre, vogliamo che alle azioni segua un riscontro, ossia pensiamo che si debba sempre fare un’analisi a posteriori per verificare che l’operato abbia prodotto effetti concreti nella direzione in cui si ambiva a muoversi. Infatti, per quanto delle valutazioni vengano registrate, di rado i dati sono poi comparati al fine di costruire un andamento temporale. Senza tale comparazione, non si ha un riscontro effettivo, non si è in grado di valutare realmente le azioni, nei fatti e nel tempo.

Cosa avete fatto in concreto per migliorare l’efficienza energetica nel contesto urbano?

Prima di tutto abbiamo effettuato una valutazione energetica di 32 edifici pubblici (si tratta per lo più di scuole) e abbiamo così scoperto che essi registrano un consumo medio di 200kWh per metro quadrato, valore decisamente elevato (che li colloca nella classe energetica “G” (nda.)).

Di conseguenza ci siamo posti come obiettivo primo quello di agire su tali edifici, per portarli tutti gradualmente ad un consumo non superiore ai 50kWh per metro quadro.

Ovviamente non si poteva pensare di realizzare interventi complessivi e su tutti i fabbricati in questione contemporaneamente. Pertanto abbiamo deciso di procedere a realizzare la riqualifica energetica partendo da alcuni lavori di manutenzione che si sarebbero comunque dovuti attuare. Per esempio, in un edificio era presente una piccola infiltrazione del tetto che rendeva necessaria una riparazione di quest’ultimo: è stata colta l’occasione per rifare il tetto, molto più spesso e con tecniche moderne, così da prevenire la dispersione del calore interno verso l’esterno.

lavori portogruaro
I lavori per migliorare l’efficienza energetica a Portogruaro sono stati effettuati in diverse fasi
Su quanti edifici siete intervenuti e che risultati avete ottenuto fino ad ora?

Dei 32 edifici presi in analisi, abbiamo operato su 10, in più è stata costruita una nuova scuola secondo i criteri di efficienza energetica ed è stata ristrutturata una palazzina liberty. Nel complesso i consumi sono stati ridotti ad oggi del 30%. Nella palazzina abbiamo ottenuto addirittura una riduzione del 70%.

Come detto prima, i lavori non possono essere compiuti tutti insieme, occorre intervenire a stralci, in diverse fasi: vogliamo però che man mano (e il prima possibile) si arrivi per tutti all’obiettivo dei 50kWh al metro quadro.

Avete anche stilato un “Regolamento comunale sul risparmio energetico, per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e sulla sostenibilità ambientale”. Di che si tratta?

La situazione in cui ci trovavamo in partenza vedeva una totale assenza di un piano energetico regionale o provinciale, ci è sembrato quindi opportuno fissare delle linee guida, per stabilire in che direzione muoverci. Si è pertanto stilato tale regolamento comunale.

In quella sede, tra le varie cose, si decise anche di premiare quanti avrebbero costruito edifici a basso consumo di energia: è prevista infatti una riduzione degli oneri di urbanizzazione da pagare proporzionale alla classe energetica del fabbricato eretto.

Naturalmente questa è una scelta non facile da intraprendere, in quanto la riduzione degli oneri di urbanizzazione comporta la ricezione di meno entrate per il Comune, vale a dire meno risorse economiche. Del resto, questo è il motivo fondamentale per cui non si riesce ad arrestare il consumo di territorio: le amministrazioni traggono profitto dalla costruzione di edifici ed impianti nuovi, quindi non arginano, bensì incentivano, la cementificazione del suolo urbano.

Un’altra delle azioni intraprese dal Comune di Portogruaro è l’istituzione di uno sportello comunale per l’energia. Che tipo di servizi esso offre?

Tale sportello è stato istituito in collaborazione con altri Comuni della zona e con Legambiente. In pratica vi è un architetto del Comune, che ha ricevuto l’incarico di Energy Manager, il quale mette un giorno alla settimana a disposizione dei cittadini interessati alle questioni energetiche. Si fornisce assistenza che va dalla semplice distribuzione di materiale informativo ad un vero e proprio consulto per quanto concerne tutte le normative vigenti in materia e le opportunità da esse offerte. Inoltre, tramite lo sportello, è possibile mettersi in collegamento con il GAS locale per l’energia. Dato il forte desiderio di collaborare, ma anche di risparmiare, sentito dai cittadini, si è infatti costituito un gruppo di acquisto solidale, tramite il quale tutti possono comprare pannelli solari e fotovoltaici a prezzi più convenienti.

L’iniziativa ha avuto senza dubbio un grande successo. D’altra parte il coinvolgimento attivo dei cittadini e la diffusione delle informazioni è uno dei nostri obiettivi basilari, in quanto crediamo che una politica energetica alternativa possa avere successo solo se accompagnata dall’impegno effettivo della cittadinanza tutta. Proprio per questo organizziamo regolarmente forum e incontri pubblici, in cui sono illustrate le attività in corso e si discutono i temi connessi all’efficienza energetica, all’uso delle rinnovabili e alla riduzione dei consumi.

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Ermes Drigo, Consigliere Comunale di Portogruaro, Incaricato alla Qualità Urbana e alla Vivibilità, fa parte del direttivo del Movimento per una Decrescita Felice
Il Comune di Portogruaro è in collegamento con il Movimento per una Decrescita Felice?

Assolutamente sì. Io stesso sono un membro del direttivo del Movimento. Inoltre Maurizio Pallante, ormai da quattro anni, è da noi invitato a partecipare alla manifestazione cittadina che organizziamo in occasione della campagna “M’illumino di meno” (giornata nazionale del risparmio energetico promossa dal programma di Radio2 Caterpillar (nda.) ). Inoltre stiamo cercando di mettere in piedi un circolo per la decrescita felice nel Portogruarese.

Qual è stata la risposta dei cittadini a questa politica volta alla sostenibilità attuata dall’amministrazione comunale?

Quando si parla di vivere meglio consumando meno, la prima reazione della gente è l’incredulità. Poi, nel momento in cui si spiega bene la questione degli sprechi energetici, i cittadini si rendono conto di come ridurre i consumi convenga sotto vari punti di vista. Col tempo, quindi, l’interesse e il coinvolgimento della popolazione è aumentato.

Ora però si è avuta la grossa crisi economica di cui tanto si parla. La gente, sollecitata dal Comune a ridurre e risparmiare, risponde forse che ciò è in contrasto con gli inviti del Governo a consumare per “muovere l’economia”?

Direi che in campo energetico il concetto che sia opportuno consumare meno sia ormai abbastanza acquisito. Ed anche in relazione alla perdita di posti di lavoro, si sta ormai affermando l’idea che nuove professioni e nuovi impieghi emergeranno nel settore dell’efficienza energetica e dell’uso delle fonti alternative.

Si consideri, per esempio, che nel nostro territorio una zona estesa 180 ettari è stata destinata alla realizzazione di una nuova area produttiva. Essa è stata acquistata dalla Pirelli Immobiliare, che si occuperà della costruzione dei capannoni industriali. Come amministrazione, siamo riusciti ad obbligare la formazione di un Consorzio che si occupi della gestione ambientale dell’area, monitorando 50 indicatori, legati – tra le atre cose - al traffico, alla qualità dell’aria e dell’acqua, nonché alla stessa efficienza energetica. In collaborazione con il Consorzio, opererà anche “Polis”, un centro costituito dall’Università e da alcune aziende, che si occuperà di studiare e sviluppare tutte le tematiche inerenti alla sostenibilità in quest’area produttiva. E’ evidente, dunque, come tutto ciò abbia “creato” nuovi posti di lavoro.

E’ da sottolineare, del resto, come un tempo il controllo ambientale di una zona industriale non solo non fosse diffuso, ma fosse per giunta visto come un ostacolo, un impaccio. Adesso, invece, l’atteggiamento è differente: si colgono anche le opportunità e l’utilità ad esso connesse.

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A Portogruaro è stata inaugurata un'altra iniziativa, "Vivere con stile", orientata al coinvolgimento dei cittadini
Cosa prevede il vostro progetto per il futuro prossimo?

Innanzitutto il piano per l’aumento dell’efficienza energetica degli edifici è sempre in corso d’opera e lo sportello è attivo e operante a pieno regime. Quindi prevediamo di proseguire in queste esperienze.

Inoltre abbiamo inaugurato un’altra iniziativa, chiamata “Vivere con stile”, orientata al coinvolgimento dei cittadini in un progetto che vada oltre i confini del risparmio energetico e della riduzione dei rifiuti solidi urbani. Vogliamo infatti diffondere il messaggio di come vivere in maniera più sobria, a tutti i livelli, sia opportuno e conveniente. Intendiamo valorizzare e diffondere comportamenti che siano in grado di ridurre la nostra impronta ecologica sul Pianeta.

Nell’ambito di tale progetto, sono già stati realizzati vari incontri di formazione; in più vari tecnici sono a disposizione della cittadinanza per fornire qualunque genere di spiegazione e consulto inerenti tali tematiche (come per lo sportello energetico). L’iniziativa sta già riscuotendo un certo successo.

Pensate di diffondere l’idea ad altri comuni del vostro territorio?

In realtà ogni Comune è come uno stato autonomo: è molto difficile entrare nel merito delle politiche attuate negli altri centri urbani, anche se limitrofi. Abbiamo però l’ambizione che con l’esempio, tramite il raggiungimento di risultati concreti, si possano spingere altre amministrazioni ad intraprendere percorsi simili a quello scelto da Portogruaro.

Ciò che ci fa comunque piacere notare, ed evidenziare, è che sempre più Comuni ci invitano a partecipare ad eventi ed incontri pubblici, per portare la nostra testimonianza. Questo palesa un interesse senza dubbio via via crescente in Italia. Cogliamo volentieri tutte queste occasioni per farci conoscere, per comunicare la nostra esperienza e sollecitare l’azione di altri. A tal scopo – d’altra parte - pubblichiamo anche un bollettino comunale, che portiamo con noi e distribuiamo durante tali manifestazioni.

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5 Aprile 2009 - Scrivi un commento
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Un lettore ha commentato questo articolo:
16/4/09 17:10, Vincenzo De Mitis, Bari ha scritto:
Speriamo che più amministratori locali possibili aderiscano a questa splendida iniziativa come Portogruaro già ha iniziato a fare da anni.
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