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Earth Hour: ci siamo quasi!

L’Earth Hour si annuncia come il più grande evento di partecipazione sociale mai avvenuto. Grazie al web e al social network centinaia di migliaia di persone aderiscono e si impegnano a spegnere le luci per un’ora il 28 marzo. L’onda cresce e si punta a coinvolgere un miliardo di cittadini in tutto il mondo.

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Logo della campagna Earth Hour
Più di mille tra metropoli, città e piccoli centri spegneranno i loro monumenti più rappresentativi. Il 28 marzo Earth Hour – l’Ora della Terra attraverserà 25 fusi orari diversi dalle coste del Pacifico ai paesi delle coste atlantiche, mirando a contagiare un miliardo di persone con il click di un interruttore per una grande ola mondiale di buio.

La campagna partita solo 2 anni fa a Sydney è diventata un fenomeno globale grazie alla diffusione sul web e al coinvolgimento di migliaia di persone che partecipano sui principali social network chiedendo di aderire all’appuntamento del 28 marzo.

Il video che abbiamo prodotto per promuovere la campagna è visto sul web ogni 20 secondi, mentre la parola Earth Hour viene citata ogni 7. “E’ un’onda di partecipazione che cresce di giorno in giorno e già vede coinvolte centinaia di migliaia di persone intente a scambiarsi on line sui principali social messaggi, foto, video di adesione, informazioni, appuntamenti” – commenta Andy Readly, direttore esecutivo della campagna del WWF.

“Siamo particolarmente grati ai testimonial che ci aiutano a passare parola attraverso un video che farà il giro della rete – ha detto Michele Candotti, direttore generale del WWF Italia – ma vorrei ricordare qui le migliaia di persone comuni che da settimane con divertimento hanno deciso di dire una cosa seria attraverso foto, video e commenti, disseminando la rete con un messaggio semplice e chiaro che si può riassumere in ‘spegni la luce per un’ora il 28 marzo, fa la cosa giusta per l’unico Pianeta che abbiamo a disposizione e incoraggia i grandi della Terra a prendere decisioni contro il global warming. Invitiamo tutti a continuare così, a partecipare creativamente con gli strumenti che la Rete offre per essere davvero un miliardo il 28 marzo”.

Le prime a spegnersi alle 20,30 in punto del 28 marzo saranno le Chatham Islands, un piccolo arcipelago al largo delle coste neozelandesi che sono il luogo più lontano dall’Italia, distando circa 19.250 chilometri dal centro di Roma. Dalla Nuova Zelanda in poi sarà un susseguirsi di spegnimenti spettacolari con Sydney, Pechino, Tokyo, Bangkok, Nuova Delhi, Mumbai, passando per Roma, Parigi, Atene, Madrid, Budapest, Copenaghen e finire a ovest con Rio de Janeiro, New York, Las Vegas, San Francisco. Per citarne solo alcune.

In Italia sono circa ottanta le grandi e piccole città che hanno aderito a Earth Hour – l’Ora della Terra registrandosi sul sito del WWF.

L’Italia è il quinto paese al mondo dopo Australia, Francia, Canada, Belgio con il maggior numero di città partecipanti ed è ancora possibile farlo senza limiti di tempo fino al 28 marzo. E’ sufficiente l’adesione del sindaco del comune coinvolto e lo spegnimento di un monumento simbolico per la città. Tra le altre in Italia parteciperanno Roma, Venezia, Milano,Torino, Genova, Pisa, Napoli, Palermo.

11 Marzo 2009 - Scrivi un commento
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