Vegetariani per amore

In trent'anni di letture di libri di alimentazione naturale e medicina alternativa, ho preso atto del fatto che, per quanto si dica, la conoscenza che la scienza medica ha del corpo umano è ancora così limitata da non aver stabilito che pochissimi punti fermi rispetto ai quali c'è reale certezza (e sempre con le dovute eccezioni), mentre tutto il resto naviga nel mare delle ipotesi più fantasiose e contraddittorie.

CONDIVIDI: Condividi su Facebook Condividi su Ok Notizie Condividi su Fai Informazione Condividi su del.icio.us Condividi su Twitter Condividi su Digg Condividi su Technorati Condividi su Google

di Valerio Pignatta

cartina_vegetariani
In Europa è l'Italia ad avere la percentuale più alta di vegetariani (cartina tratta da www.corriere.it)
L'alimentazione ideale è uno di quei mari su cui si può leggere tutto e il contrario di tutto. Le onde di pseudosapere che arrivano sulla spiaggia della nostra coscienza, affinché siano da noi recepite, ci informano di volta in volta delle nuove presunte acquisizioni della scienza alimentare, salvo essere poi smentite da ondate successive più grandi o direzionate diversamente da nuove correnti marine sotterranee.

L'indagine Eurispes di cui si è parlato in questi giorni sul Corriere della sera (12 febbraio) afferma che in Italia la percentuale di vegetariani ha raggiunto il dieci per cento della popolazione, per un totale quindi di sei milioni di persone. La più alta in Europa, seguita dalla Germania con il 9%, da Gran Bretagna e Irlanda con il 6% e poi da tutti gli altri paesi dell'Unione con percentuali minime.

I commentatori di tale fenomeno sono divisi tra alcuni sostenitori accaniti che ne hanno fatto uno snobistico integralismo e gli altrettanto accaniti e maggiormente numerosi demolitori di turno che prospettano ecatombi di adulti e bambini in preda alle carenze nutrizionali dovute a tale carestia autoindotta.

Il fatto è che le argomentazioni scientifiche a sostegno dell'una o dell'altra posizione si trovano facilmente e sono ormai alla portata di qualsiasi persona che abbia un minimo di dimestichezza con gli strumenti di una ricerca di studi scientifici e la raccolta di informazioni in banche dati bibliotecarie o, ovviamente, su Internet (tipo MedLine).

Le ragioni dei filocarnivori sono piuttosto risapute e secolari e le fonti e le ricerche che citano sono il frutto dell'incrocio tra una reale preoccupazione per la salute pubblica e degli individui e il senso di perdita di “sana” e atavica libera animalità che una scelta vegetariana comporta.

Le ragioni dei vegetariani hanno avuto un grande impulso in questi ultimi anni grazie alla nuova ondata vegan e vegetariana di carattere ecologista e salutista. Libri come Diet for a New America o The Food Revolution di John Robbins, Diet for a Small Placet di Frances Moore Lappé o infine Ecocidio di Jeremy Rifkin, con la loro mole di citazioni bibliografiche, hanno sicuramente mutato il panorama e la percezione dal punto di vista scientifico rispetto a scelte anche “estreme” come appunto quella vegan.

Informazioni che ormai sono state recepite a livello di individui e movimenti anche in Italia, come abbiamo raccontato in una precedente intervista di Terranauta.

A mio parere, quindi, la questione vegetarianesimo si vegetarianesimo no deve essere analizzata da un altro punto di vista. È la base su cui poggia, ad esempio, la scelta di un mio amico vegan. Di fronte alle mie sollecitazioni rispetto al seguire una dieta corretta con molta attenzione per quanto riguarda eventuali carenze e di fronte alle mie preoccupazioni per la sua salute (quando si dice il potere del condizionamento... sono vegetariano “classico” da quasi trent'anni...) lui mi ha risposto tranquillo qualcosa del genere: “hai ragione, cerco di stare attento e di integrare, ma l'importante è che la mia salute non dipenda dalla sofferenza di altri esseri viventi a noi simili. In caso contrario, sono disposto a farmi carico di una parte di sofferenza anch'io, continuando ad alimentarmi come faccio, nel rispetto degli animali”.

In effetti è tutto qui.

verdura
L'alimentazione dei vegetariani è basata sull'utilizzo di frutta, verdura e cereali

Se volessi trovare argomentazioni che demoliscono il sistema nutrizionale vegan o vegetariano denotandolo come insufficiente a sviluppare una corretta crescita e il giusto fabbisogno energetico le posso trovare, così come posso trovare le solite ricerche a favore dei vegetariani che si ammalano di meno di patologie cardiocircolatorie, cancro ecc. A mio parere è sempre più chiaro che la realtà è molto più complessa della presunta oggettività scientifica.

La scelta sta a monte. E a questa scelta di sofferenza condivisa, che può sembrare molto “cristiana”, nel senso deleterio del termine cui ci hanno abituato gli oltranzisti cattolici, ma che in realtà risponde a un bisogno di amore dell'essere umano, altrettanto naturale di qualsiasi altro suo bisogno essenziale, aggiungerei la necessità oggi di farsi carico di parte della sofferenza del pianeta intero. Infatti, da varie fonti sappiamo ormai come l'impatto dell'alimentazione carnea sull'equilibrio dell'ecosistema terrestre metta a dura prova parecchi parametri ambientali, provocando sfruttamento di suoli, deforestazione, inquinamento, depauperamento delle risorse ecc. Senza contare la sofferenza di altri esseri umani che da tutto ciò ne consegue.

Una scelta d'amore credo non abbia mai controindicazioni, perlomeno a livello di coscienza... che non è poco, dato che tutto o gran parte dell'equilibrio psicofisiologico del corpo e, quindi, il suo stato di salute, parte proprio da lì, dalla condizione di serenità e dall'assenza di conflitti di sorta, miscelate sapientemente con uno stile di vita sano e semplice.

“La soddisfazione dei bisogni ha dei limiti, il piacere non ne ha” (L.N. Tolstoj) e nella situazione attuale abbiamo bisogno di darcene se vogliamo avere un futuro come individui e come specie. Un futuro d'amore.

18 Febbraio 2009 - Scrivi un commento
Ti � piaciuto questo articolo? Cosa aspetti, iscriviti alla nostra newsletter!

E-mail
2 lettori hanno commentato questo articolo:
21/6/10 06:38, associazione cattolici vegetariani ha scritto:
www.cattolicivegetariani.it
25/2/09 15:44, cristina ha scritto:
Parole molto illumunanti!
Sto percorrendo la via vegetariana solo da poco tempo.E' nato in me un nuovo impulso che va ben oltre le motivazioni salutiste e scientifiche. Credo la maggior parte dei vegetariani senta forte il rifiuto della sofferenza di altri viventi per soddisfare i nostri bisogni,ma questo non è semplice spiegarlo e quindi penso che, come per altre personali conquiste, tutto avviene quando è arrivato il "tuo tempo" e non un minuto prima.
Grazie
Arianna Editrice
Macro Credit
Mappa Mondo Nuovo
PAROLE CHIAVE
LIBRI CONSIGLIATI
Il Mondo Secondo Monsanto - DVD

Un film-indagine che ci porta a riflettere sulle basi etiche della nostra società dei consumi: trasparente,...
Continua...
La Malattia non Esiste - Una sfida quantistica per la guarigione

Dopo anni di ricerche e pratica clinica l'autrice ha elaborato un metodo terapeutico che integra l'approccio...
Continua...
L'Influenza Suina A/h1n1 e i Pericoli della Vaccinazione Antinfluenzale

Tutto quello che devi sapere per tutelare davvero la tua salute e quella dei tuoi cari: ? l'influenza a/h1n1...
Continua...
Il Mondo Secondo Monsanto

Monsanto è leader mondiale nella produzione degli organismi geneticamete modificati (ogm) ed è una delle...
Continua...
Alimentazione Vegetariana - Teoria e Pratica

Tutto sulla teoria e sulla praticadell'alimentazione vegetariana racchiusoin un volume tra i più aggiornatie...
Continua...
Farmacrazia

"nell'arco di qualche secolo, le società occidentali si sono trasformate da teocrazie in democrazie e da...
Continua...
Cancro: puoi guarire

Esistono davvero tanti malati di cancro guariti con medicine alternative. decine e decine di testimonianze...
Continua...
ULTIMI ARTICOLI PUBBLICATI
TERRANAUTA TV
Influenza suina: si chiude la nostra campagna
Altri video su TERRANAUTA TV...
ARTICOLI CORRELATI
ULTIMI COMMENTI
gian_paolo ha commentato l'articolo Nucleare e salute, un'altra ragione per dire no
carlo ha commentato l'articolo Quel che resta del Polo
linda maggiori ha commentato l'articolo Latte materno, diossine e Pcb
Simone ha commentato l'articolo Prahlad Jani, l'asceta che si autoalimenta da 74 anni
grazia ha commentato l'articolo Orti urbani: sostenibilità e socialità