Legambiente

Agricoltura: nuove norme Ue vietano l'uso di 22 sostanze chimiche

Legambiente: “un piccolo ma necessario passo avanti per la tutela dei consumatori che non potrà affatto influire negativamente sul mercato. Ora si rivedano anche le procedure autorizzative e il problema del multiresiduo”. Questo il commento al nuovo divieto imposto dall'Ue per 22 sostanze chimiche.

CONDIVIDI: Condividi su Facebook Condividi su Ok Notizie Condividi su Fai Informazione Condividi su del.icio.us Condividi su Twitter Condividi su Digg Condividi su Technorati Condividi su Google


L’Ue ha finalmente sancito il divieto d’uso di 22 sostanze chimiche potenzialmente cancerogene e pericolose per il sistema endocrino, per la realizzazione dei pesticidi utilizzati in agricoltura.

“Questa nuova normativa – ha dichiarato Francesco Ferrante, responsabile agricoltura di Legambiente – costituisce un piccolo ma utile passo avanti nella tutela dei consumatori e degli operatori del settore facilmente a contatto con questi elementi, mentre appare del tutto ingiustificato l’allarmismo di Agrofarma relativo al presunto danno per le colture e per il mercato, visto che già esistono in commercio diversi composti con le medesime funzioni”.

Nell’ultima indagine condotta da Legambiente sulla presenza dei pesticidi, su 124 campioni di frutta analizzati e risultati contaminati da una o più sostanze chimiche, solo uno conteneva una di quelle messe al bando ieri dall’Ue.

“La scelta di eliminare sostanze potenzialmente pericolose per la salute e di promuovere tecniche alternative per la difesa delle colture agricole – ha aggiunto Ferrante – fa ben sperare per il futuro di un settore importante per l’Italia quale quello dell’agricoltura biologica e di qualità. Ora però è necessario compiere un ulteriore e decisivo passo avanti e rivedere sia le procedure autorizzative delle sostanze permesse che la normativa (attualmente inesistente) sul multiresiduo, e cioè sulle sinergie legate alla presenza contemporanea di diversi principi attivi su un medesimo prodotto”.

12 Gennaio 2009 - Scrivi un commento
Ti � piaciuto questo articolo? Cosa aspetti, iscriviti alla nostra newsletter!

E-mail
Arianna Editrice
Macro Credit
Mappa Mondo Nuovo
IN VETRINA
A partire da quest'estate, molte località italiane diventano balneabili "per decreto". In altre parole interi tratti di costa vengono dichiarati balneabili, non perché meno inquinati, ma solo perché è cambiata la legge. Legambiente denuncia la questione come un passo indietro in tema di depurazione, che lascia un deficit imbarazzante ad uno dei Paesi più industrializzati al mondo.
SITO UFFICIALE
PAROLE CHIAVE
LIBRI CONSIGLIATI
Mutamenti Climatici

Quante volte abbiamo ascoltato con una punta di scetticismo chi ci parlava di mutamenti di clima?Eppure negli...
Continua...
Fermiamo Mr. Burns

1987: con un referendum abrogativo gli italiani dicono NO al nucleare.2007: nonostante la decisione del...
Continua...
Risparmiare sui Consumi

Risparmiare energia, ridurre i consumi, riciclare correttamente i rifiuti: ecco una guida agile per...
Continua...
Ecologia Profonda

In questo libro vengono distinti per chiarezza due tipi di ecologia: una “ecologia di...
Continua...
Terra il Pianeta Prezioso

Inquinamento, deforestazione, mutamenti climatici, animali in via di estinzione... Proteggere la Terra non...
Continua...
ULTIMI ARTICOLI PUBBLICATI
ARTICOLI CORRELATI
ULTIMI COMMENTI
gian_paolo ha commentato l'articolo Nucleare e salute, un'altra ragione per dire no
carlo ha commentato l'articolo Quel che resta del Polo
linda maggiori ha commentato l'articolo Latte materno, diossine e Pcb
Simone ha commentato l'articolo Prahlad Jani, l'asceta che si autoalimenta da 74 anni
grazia ha commentato l'articolo Orti urbani: sostenibilità e socialità