Altro Natale, altri regali

Si ripete in questi giorni il carosello della corsa all’acquisto dei regali da porre sotto l’albero. Consumismo e spreco sono l’inevitabile conseguenza. Ma una scelta diversa si può fare: tramite l’acquisto di prodotti del commercio equo o la partecipazione a progetti etici, nel campo della solidarietà internazionale come del recupero ambientale-ecologico.

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di Virginia Greco


La tradizione del dono natalizio potrebbe essere vissuta come un’opportunità in più per dimostrare l’affetto e la considerazione per le persone a noi care. Ma la nevrosi palpabile per le strade, tra la gente che rimbalza da un negozio all’altro, ricorda che la “filosofia” del Natale oramai è tutt’altra. Gli oggetti che affollano i sacchi portati a mano sono spesso del tutto inutili e sempre troppo costosi rispetto al loro valore oggettivo.

E’ difficile promuovere un’idea di sobrietà lottando contro le campagne pubblicitarie delle multinazionali e le abitudini consumistiche oramai radicate. Fare una scelta altra però è possibile. Ciò non significa che dobbiamo necessariamente rinunciare tout-court al rito del regalo, bensì preferire oggetti e gesti etici.

Immancabili sotto l’albero e sulle tavole sono, in primis, panettoni, torroni e cesti di alimenti. Rivolgendosi alle botteghe del mondo, oramai diffuse in quasi tutte le città, si possono acquistare dolci natalizi e cibi equi e solidali. Alla qualità e l’ottimo sapore garantiti, si aggiunge così il gusto della dignità riconosciuta a chi li ha prodotti. Presso i punti vendita del commercio equo sono reperibili anche oggetti di artigianato e gioielli fatti a mano, nonché presepi e addobbi molto originali.

Biglietti augurali, calendari e candele sono distribuiti da moltissime ONG e Onlus, come AMREF, WWF, Unicef, Cesvi, Coopi, ecc., le quali spesso vendono anche indumenti, borse, oggetti di cartoleria e prodotti per l’igiene della persona.

Non va trascurata la carta regalo: tonnellate di cellulosa vengono consumate ogni anno per il mero fine di dare ai nostri doni un aspetto più gradevole. Per ridurre l’impatto ambientale, è conveniente optare per carte da pacchi riciclate (ormai se ne trovano anche decorate a tema), da differenziare poi nei rifiuti dopo l’uso. In alcuni casi si può addirittura pensare di sfruttare involucri già usati, ma non particolarmente sciupati, o inventare da sé carte fantasia, tramite l’uso di fogli di giornali o riviste e colori.

Ma la vera alternativa, offerta da varie associazioni, è la scelta di fare un regalo simbolico ai propri cari attraverso un dono concreto a chi ne ha più bisogno. E’ una scelta più forte e difficile, che si connota di responsabilità sociale ed ecologica.

Le possibilità offerte sono ad oggi numerosissime. In ogni caso il destinatario viene informato della natura del regalo e riceve un biglietto di auguri (con messaggio eventualmente personalizzato dal mittente). Talvolta ad esso è associato un piccolo oggetto, sorta di testimonianza-ricordo del dono.


Save the children propone l'acquisto di cesti di cibo per le famiglie del sud del mondo
Save the Children, per esempio, propone l’acquisto di cesti di cibo per famiglie indigenti del sud del mondo, oppure barrette energetiche, filtri per l’acqua e pillole allo zinco, che garantiscano un’alimentazione completa ai bambini; nonché zanzariere complete di insetticida per difendere madri e figli dai pericolosi insetti portatori della malaria.

Spesso la sopravvivenza, in territori in cui la popolazione non ha di che sfamarsi, è legata al possesso di anche pochi capi di bestiame. Pertanto molte associazioni, come Farm-Africa, ActionAid e la stessa Save The Children, hanno lanciato l’idea di acquistare animali (capre, galline, yak, interi alveari, ecc.) da donare alle famiglie che abitano tali luoghi.

Ampiamente diffusa, in tutti i periodi dell’anno, è la pratica dell’adozione a distanza; Natale può essere un’occasione per coinvolgere amici e parenti in simili iniziative. Tra le varie associazioni che si occupano di gestire questo genere di interventi di sostegno ricordiamo: ManiTese, SOSItalia, AMREF, L’Albero della Vita, Save The Children, Missioni Don Bosco. Il genitore adottivo riceve fotografie e dati del bambino a cui i propri sovvenzionamenti sono stati assegnati, inoltre viene informato dei progressi del piccolo nell’istruzione e del suo stato di salute.

Orientati alle donne sono i regali etici promossi dall’associazione Pangea.


L'associazione Pangea promuove di donare corsi di sartorie a gruppi di donne
Si può scegliere, infatti, di donare visite ginecologiche, corsi di alfabetizzazione e sartoria, o addirittura macchine da cucine, per permettere a gruppi di donne di sopravvivere in situazioni di scarsa assistenza sanitaria e di creare una propria microeconomia. Ciò permette loro di riscattarsi da situazioni di sottomissione, nei confronti dei compagni maschi, e di garantire la sopravvivenza a sé e ai propri figli, anche in caso di guerre e forti carestie. Oltre alla donazione diretta, è possibile l’acquisto di articoli augurali natalizi, i cui ricavati saranno comunque investiti in interventi di sostegno. Con tre pacchi di candele, per esempio, si può finanziare un corso di sartoria. Tre calendari, invece, corrispondono ad una visita ginecologica con ecografia.

Anche il settore ecologico-ambientale offre svariate opzioni. Ad esempio, il WWF propone di impegnarsi nella tutela di una particolare specie animale in pericolo, come l’orso polare, la foca, la tigre e altre. E’ possibile scegliere un’adozione semplice (con certificato e aggiornamenti via posta ordinaria), elettronica (dati inviati per e-mail, con in aggiunta un wall-paper da usare come fondale del proprio monitor, se lo si desidera) o con peluche (il destinatario riceve una morbida miniatura dell’animale prescelto).

Presso la LAV si possono adottare a distanza cani salvati dal crudele circuito dei combattimenti clandestini e ospitati presso centri di recupero. Una volta rieducati, tali animali vengono ceduti a famiglie che desiderino prendersi cura di loro. Quelli che non hanno ancora terminato il periodo di riabilitazione o che, per i troppi condizionamenti psicologici subiti, non potranno mai essere accolti in casa da qualcuno, entrano nel programma di adozione a distanza.


L'iniziativa di Legambiente: acquistare un albero che verrà piantato in un'area protetta italiana
Legambiente, dal canto suo, ricorda ancora una volta quanto scorretta e brutale sia la pratica di tagliare abeti da issare nei salotti di casa, sotto cascate di luci colorate, per poi farne legna per il fuoco o, peggio, buttarli semplicemente via. Una quantità enorme di alberi viene in tal modo sacrificata ad una tradizione egoista. Oltre a scegliere l’abete finto per gli addobbi, o persino nessun albero, Legambiente propone l’acquisto di un albero che verrà piantato in un’area protetta italiana, quella del Parco fluviale del Po’ e dell'Orba in Piemonte. Tale iniziativa rientra nel progetto AzzeroCO2. Il Natale vede un grosso incremento di emissioni di gas serra nell’ambiente, soprattutto per via dei consumi elettrici elevatissimi: costruire un BosCO2 è un modo per alleggerire la nostra impronta ecologica sul pianeta.

Quelle illustrate sono solo alcune delle proposte disponibili. Basta connettersi ai siti delle varie associazioni per scoprire soluzioni varie, oppure recarsi presso le botteghe del mondo e i mercati di Natale equi e solidali. La crisi economica può diventare occasione, per tutti noi, per constatare come si possa fare a meno di tanto superfluo che inonda le nostre vite e per riscoprire la perduta arte del recupero-riuso-riciclo. Anche a Natale.

22 Dicembre 2008 - Scrivi un commento
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